TEST di autovalutazione |
TEST di autovalutazione |
1 | Secondo i dati dell’International Academy for Research in Learning Disabilities: | ||
A) | Solo per l’1% della popolazione scolastica si potrebbe parlare di discalculia evolutiva. | ||
B) | Solo per il 2,5% della popolazione scolastica si potrebbe parlare di discalculia evolutiva. | ||
C) | Solo per il 5% della popolazione scolastica si potrebbe parlare di discalculia evolutiva. | ||
D) | Solo per il 10% della popolazione scolastica si potrebbe parlare di discalculia evolutiva. |
2 | Il termine “Difficoltà di apprendimento” fa riferimento a: | ||
A) | Qualsiasi condizione di difficoltà che uno studente può incontrare durante il suo iter scolastico. Modificando la didattica e attraverso un’applicazione maggiore allo studio si ottengono notevoli miglioramenti. | ||
B) | Una specifica condizione di difficoltà che uno studente può incontrare durante il suo iter scolastico. Modificando la didattica e attraverso un’applicazione maggiore allo studio si ottengono notevoli miglioramenti. | ||
C) | Qualsiasi condizione di difficoltà che uno studente può incontrare durante il suo iter scolastico. Raramente però modificando la didattica e attraverso un’applicazione maggiore allo studio si possono ottenere lievi miglioramenti. | ||
D) | Una specifica condizione di difficoltà che uno studente può incontrare durante il suo iter scolastico. Raramente però modificando la didattica e attraverso un’applicazione maggiore allo studio si possono ottenere lievi miglioramenti. |
3 | Disturbo specifico di apprendimento (DSA) si riferisce a: | ||
A) | Fa riferimento a problematiche più gravi ma dall’evoluzione certa. È la conseguenza di un handicap, ma non è imputabile a fattori esterni, quali differenze culturali, insegnamento inappropriato o insufficiente, e non è nemmeno legato a disfunzioni del sistema nervoso centrale, non può essere però risolto totalmente. | ||
B) | Fa riferimento a problematiche non gravi però dall’evoluzione incerta. Non sono conseguenza di un handicap, ma è imputabile a fattori esterni, quali differenze culturali, insegnamento inappropriato o insufficiente, ed è legato a disfunzioni del sistema nervoso centrale. In quanto tale, può essere risolto totalmente. | ||
C) | Fa riferimento a problematiche gravi e dall’evoluzione incerta. Non è conseguenza di un handicap, né è imputabile a fattori esterni, quali differenze culturali, insegnamento inappropriato o insufficiente, ma è legato a disfunzioni del sistema nervoso centrale e, in quanto tale, non può essere risolto totalmente. Caratterizzato dalla resistenza al trattamento. | ||
D) | Fa riferimento a problematiche lievi ma dall’evoluzione certa. È infatti conseguenza di un handicap, associato spesso a fattori esterni, quali differenze culturali, insegnamento inappropriato o insufficiente, ed è legato a disfunzioni del sistema nervoso periferico. In quanto tale, non può essere risolto totalmente, presentando infatti resistenza al cambiamento. |
4 | La Consensus Conference ha individuato: | ||
A) | Quattro profili di discalculia evolutiva. | ||
B) | Due profili di discalculia evolutiva | ||
C) | Tre profili di discalculia evolutiva. | ||
D) | Un solo profilo di discalculia evolutiva. |
5 | Temple ha ipotizzato l’esistenza di: | ||
A) | Due forme diverse di discalculia quella per i fatti numerici e quella per gli algoritmi del calcolo. | ||
B) | Due forme diverse di discalculia, una procedurale e una definita come dislessia per le cifre. | ||
C) | Tre forme diverse di discalculia, una procedurale, una per gli algoritmi del calcolo ed una definita come dislessia per le cifre. | ||
D) | Tre forme diverse di discalculia, una definita dislessia per le cifre, una procedurale e una per i fatti numerici. |
6 | Grande importanza ricopre, in letteratura, l’analisi: | ||
A) | Dei diversi metodi di insegnamento, poiché da questi si può individuare quale sia l’intervento adeguato, privilegiando in questo modo, interventi personalizzati. | ||
B) | Degli errori commessi dai bambini, poiché da questi si può individuare quale sia l’intervento adeguato, privilegiando, in questo modo, interventi personalizzati. | ||
C) | Delle procedure di calcolo da un punto di vista evolutivo, poiché da queste si possono individuare la metodologia di insegnamento più efficace. | ||
D) | Degli atteggiamenti dei bambini quando affrontano una procedura di calcolo poiché da questi si può dedurre la tipologia di errore che più frequentemente andranno a commettere. |
7 | La Consensus Conference definisce chiaramente l’iter da seguire per l’individuazione di un disturbo evolutivo specifico dell’apprendimento: | ||
A) | Delineando i punti chiave da affrontare durante il colloquio clinico con i genitori. | ||
B) | Delineando due fasi che analizzano prima i criteri di inclusione e successivamente quelli di esclusione. | ||
C) | Stabilendo con esattezza quali test somministrare. | ||
D) | Delineando una serie di passaggi che analizzano prima i criteri di esclusione e successivamente quelli di inclusione. |
8 | Prove di primo livello: | ||
A) | Permettono di dare una visione globale sulle eventuali difficoltà nel calcolo, individuando precocemente i soggetti a rischio. In particolare ci si riferisce alle prove BIN, ABCA e AC-MT. | ||
B) | Permettono di dare una visione globale sulle eventuali difficoltà nel calcolo, ma non sono in grado di individuando precocemente i soggetti a rischio. In particolare ci si riferisce alle prove BIN, ABCA e BDE. | ||
C) | Permettono di dare una visione globale sulle eventuali difficoltà nel calcolo, individuando precocemente i soggetti a rischio. In particolare ci si riferisce alle prove BIN e AC-MT nella versione individuale e collettiva. | ||
D) | Non permettono di dare una visione globale sulle eventuali difficoltà nel calcolo, ma sono utili per individuare precocemente i soggetti a rischio. In particolare ci si riferisce alle prove BIN e AC-MT nella versione individuale e collettiva. |
9 | Prove di secondo livello: | ||
A) | Permettono di individuare le componenti specifiche del calcolo e dell’elaborazione numerica che risultano deficitarie. In particolare ci si riferisce alle prove BIN, ABCA e BDE. | ||
B) | Non permettono di individuare le componenti specifiche del calcolo ma solo quelle relative all’elaborazione numerica che risultano deficitarie. In particolare ci si riferisce alle prove ABCA e BDE. | ||
C) | Permettono di individuare le componenti specifiche del calcolo e ma non quelle specifiche dell’elaborazione numerica che risultano deficitarie. In particolare ci si riferisce alle prove AC-MT e BDE. | ||
D) | Permettono di individuare le componenti specifiche del calcolo e dell’elaborazione numerica che risultano deficitarie. In particolare ci si riferisce alle prove ABCA e BDE. |
10 | “L’intelligenza numerica è un programma: | ||
A) | Di potenziamento dell’attività del calcolo e si articola in tre volumi. | ||
B) | Didattico per l’attività del calcolo e si articola in tre volumi. | ||
C) | Di potenziamento dell’attività del calcolo e si articola in due volumi. | ||
D) | Didattico per l’attività del calcolo e si articola in due volumi. | ||