TEST di autovalutazione

1 Il dibattito comunitario sulla liberalizzazione delle professioni nella Comunità Europea ha subito una brusca accellerazione a partire dalla :
A) Stategia di Varsavia del 2001
B) Strategia di Lisbona nella primavera del 2000
C) Strategia di Lisbona del 2010
D) Strategia di Monaco nell'autunno del 2000

 

2 Il mercato interno delle professioni regolamentate per i cittadini dell’Unione europea si fonda sulle due libertà fondamentali sancite dal Trattato CE agli articoli :
A) 43 e 55:il diritto di stabilimento e la prestazione di servizi
B) 48 e 50: il diritto di stabilimento e la prestazione di servizi
C) 43 e 55: il diritto di voto e di scambio
D) 50 e 51: il diritto di voto e di scambio

 

3 Le direttive comunitarie che disciplinano il riconoscimento dei titoli professionalizzanti tra gli stati membri dell’U.E.si possono catalogare in: :
A) 5 aree/gruppi
B) 3 aree/gruppi
C) 2 aree/gruppi
D) 4 aree/gruppi

 

4 Una prima area è caratterizzata dalle direttive 93/16/CEE, 77/452/CEE, 77/453/CEE, 78/686/CEE, 78/687/CEE, 78/lo26/CEE, 78/lo27/CEE, 80/154/CEE, 80/155/CEE, 85/432/CEE, 85/433/CEE che disciplinano:
A) Il riconoscimento dei titoli che autorizzano l’esercizio dell’attività di architetto
B) Il riconoscimento dei titoli che autorizzano l’esercizio dell’attività di medico, infermiere, odontoiatra, veterinario, ostetrica e farmacista
C) Il riconoscimento dei titoli che autorizzano l’esercizio dell’attività di artigianali, commerciali e industriali
D) Il riconoscimento dei titoli che autorizzano l’esercizio dell’attività di avvocato

 

5 Una terza area è rappresentata dalle trentacinque direttive “transitorie” degli anni ’70, riprese e assorbite nella recente direttiva 99/42/CE che disciplinano:
A) L’esercizio dell’attività di avvocato
B) L’esercizio dell’attività di medico, infermiere, odontoiatra, veterinario, ostetrica e farmacista
C) L’esercizio dell’attività di architetto
D) Le attività artigianali, commerciali e industriali che, nei vari Stati membri, non richiedono necessariamente il possesso di una specifica formazione professionale

 

6 Un secondo ambito comprende la direttiva 85/384/CEE che si applica al settore:
A) Dell’architettura
B) Dell'artigianato, commerciale e industriale
C) Giuridico
D) Medico, infermieristico e odontoiatrico

 

7 Il quinto gruppo è rappresentato dalle direttive 77/249/CEE e 98/5/CE, relative alla libera prestazione di servizi e al diritto di stabilimento degli:
A) Architetti
B) Avvocati
C) Medici
D) Artigiani e commercianti

 

8 La Comunità Economica Europea (CEE), istituita dal Trattato di Roma del 1957, nacque con lo scopo di:
A) Favorire l’isolamento economico dell’Europa occidentale
B) Favorire l’integrazione economica dell’Europa occidentale attraverso l’istituzione di un mercato unico
C) Favorire l’integrazione economica dell’Europa occidentale attraverso l’istituzione di un mercato comune e di un’unione doganale e tramite lo sviluppo di politiche comuni
D) Favorire l’isolamento economica dell’Europa occidentale attraverso l’istituzione di un mercato comune e lo sviluppo di politiche indipendenti

 

9 La Parte Terza sulle Politiche della Comunità, il Titolo III è dedicato alla libera circolazione :
A) Delle persone e blocco dei servizi e dei capitali
B) Delle persone, dei servizi e dei capitali all’interno della Comunità
C) Dei servizi e dei capitali e blocco delle persone all’interno della Comunità
D) Dei capitali all’interno della Comunità e blocco delle persone e dei servizi

 

10 Nonostante il tema dei servizi all’interno della CEE fosse oggetto di attenzione nel Trattato del 1957, dall’analisi degli articoli 81 e 82 del Titolo VI della Parte Terza, le professioni europee erano : :
A) Ben lontane dall’essere considerate una merce, né era concepibile una loro regolamentazione sullo stesso piano delle imprese
B) Vicine dall’essere considerate una merce, con una loro regolamentazione sullo stesso piano delle imprese
C) Ben lontane dall’essere considerate una merce, ma era concepibile una loro regolamentazione sullo stesso piano delle imprese
D) Vicine dall’essere considerate una merce, ma non era concepibile una loro regolamentazione sullo stesso piano delle imprese