TEST di autovalutazione

1 Il professionista è responsabile nei confronti del cliente anche per gli atti:
A) Compiuti dai colleghi
B) Compiuti dai collaboratori se consentito dal contratto o dagli usi e non sia incompatibile con l’oggetto della prestazione.
C) Compiuti dai collaboratori anche quando non è consentita dal contratto
D) Compiuti da un proprio familiare

 

2 Secondo l'art. 1228 c.c.:
A) Fatta salva una diversa volontà delle parti, il debitore, che nell’adempimento dell’obbligazione assunta si avvalga dell’opera di terzi, risponde anche degli atti sia dolosi, sia colposi di costoro.
B) Il debitore, che nell’adempimento dell’obbligazione assunta si avvalga dell’opera di terzi, non risponde anche degli atti di costoro.
C) Il debitore, che nell’adempimento dell’obbligazione assunta si avvalga dell’opera di terzi, risponde solo degli atti non dolosi di costoro
D) Il debitore, che nell’adempimento dell’obbligazione assunta si avvalga dell’opera di terzi, risponde solo degli atti colposi di costoro.

 

3 Nella situazione in cui il contratto d’opera sia intervenuto tra il cliente e dei professionisti associati, l'azione di responsabilità può essere promossa nei confronti:
A) Dei collaboratori del professionista
B) Di alcuni dei professionisti
C) Di un solo professionista
D) Di tutti gli associati che hanno collaborato alla realizzazione dell’opera in quanto non sussiste un vincolo di ausiliarietà e ognuno agisce per sé e per i colleghi.

 

4 La responsabilità del professionista che eserciti in forma societaria la propria attività è disciplinata:
A) Dala legge n. 183/2011 Titoli V e VI del libro V del codice civile e successivamente modificate dal decreto liberalizzazioni (d.l. n. 1/2012 convertito nella legge n. 27/2012).
B) Esclusivamente dal C.C
C) Dalla Legge antimafia 159/2011
D) Dalle disposizioni comunitarie

 

5 Nella responsabilità del professionista che eserciti in forma societaria, è più corretto ritenere che il regime della responsabilità del socio e quello della responsabilità del professionista non interferiscano tra loro in quanto:
A) Il regime della responsabilità dei soci riguarda la responsabilità cui devono sottostare in via diretta e trova titolo nello specifico fatto giuridico dell’esecuzione della prestazione.
B) Il regime della responsabilità di professionisti riguarda le obbligazioni per le quali deve rispondere in proprio la società.
C) Il regime della responsabilità dei soci riguarda le obbligazioni per le quali deve rispondere in proprio la società; la responsabilità del professionista, invece, consiste nella responsabilità cui egli deve sottostare in via diretta e trova titolo nello specifico fatto giuridico dell’esecuzione della prestazione.
D) Il regime della responsabilità dei professionisti riguarda le obbligazioni per le quali deve rispondere in proprio la società; la responsabilità del socio, invece, consiste nella responsabilità cui egli deve sottostare in via diretta e trova titolo nello specifico fatto giuridico dell’esecuzione della prestazione.

 

6 L'inadempimento del professionista viene analizzato alla stregua del:
A) Dovere del buon padre di famiglia
B) Danno compiuto
C) Dovere di diligenza, che prescinde dal criterio generale della diligenza del buon padre di famiglia e si adegua alla natura dell’attività esercitata
D) Dell'attività compiuta

 

7 In presenza di un comportamento colposo del professionista, la responsabilità professionale si può affermare solo se:
A) Il Professionista è informato
B) Il cliente fornisce la prova che avrebbe ottenuto il risultato desiderato nel caso in cui non vi fosse stato l’inadempimento del professionista
C) Il Professionista e il cliente si sono accordati
D) Il Cliente informa il professionista del danno subito

 

8 Nello svolgimento della propria attività il commercialista si espone:
A) Alla responsabilità verso il cliente per la prestazione eseguita e alla commissione di violazioni tributarie e penali
B) Alla responsabilità verso il cliente
C) Alla responsabilità verso le commissioni di violazione tributaria e penale
D) Alla responsabilità del buon padre di famiglia

 

9 I giudici di legittimità ritengono che per determinare la violazione da parte del professionista sia necessaria:
A) La non consapevolezza del professionista
B) La mancanza di volontà
C) La responsabilità
D) La volontà o comunque la consapevolezza del professionista

 

10 In presenza di violazioni penali tributarie commesse dai clienti, il professionista potrà essere chiamato a rispondere quando:
A) Con un proprio comportamento cosciente e volontario, abbia intenzionalmente dato un contributo causale, materiale o morale, alla realizzazione del reato commesso dal cliente
B) Con un proprio comportamento non cosciente e involontario, abbia intenzionalmente dato un contributo causale, materiale o morale, alla realizzazione del reato commesso dal cliente
C) Con un proprio comportamento non cosciente e involontario, non abbia dato un contributo alla realizzazione del reato commesso dal cliente
D) Con un proprio comportamento cosciente e volontario, non abbia dato un contributo alla realizzazione del reato commesso dal cliente