TEST di autovalutazione |
TEST di autovalutazione |
1 |
Quali sono i tre step fondamentali prescritti dal D. Lgs. 81/08 : |
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A) | Designare persone per la gestione della sicurezza, valutare i rischi e definire le misure di prevenzione e protezione, fare formazione e informazione ai lavoratori. | ||
B) | Designare persone per la gestione della sicurezza, valutare i rischi e definire le misure di prevenzione e protezione, sospendere i lavoratori inadempienti. | ||
C) | Valutare i rischi e definire le misure di prevenzione e protezione, fare formazione e informazione ai lavoratori, sospendere i lavoratori inadempienti. | ||
D) | Designare persone per la gestione della sicurezza, in caso di inadempienza prolungata da parte degli addetti sanzionare i lavoratori, fare formazione e informazione ai lavoratori. |
2 |
Quali sono i soggetti aziendali : |
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A) | Datore di Lavoro, dirigenti, preposti e lavoratori; | ||
B) | Datore di lavoro, dirigenti, preposti; | ||
C) | Dirigenti, preposti e lavoratori; | ||
D) | Datore di lavoro e dirigenti. |
3 |
Come si può definire la funzione del servizio di prevenzione e protezione : |
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A) | Istruttoria; | ||
B) | Deliberatoria | ||
C) | Consulenziale; | ||
D) | Sanzionatoria |
4 |
La valutazione dei rischi è : |
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A) | L’analisi costi benefici in caso di investimenti; | ||
B) | Il processo principale per la sicurezza in azienda; | ||
C) | Un processo facoltativo a carico del servizio di prevenzione e protezione; | ||
D) | La messa in sicurezza di un reparto |
5 |
Il microclima è un rischio specifico di quale tipologia : |
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A) | Biologico | ||
B) | Allergologico | ||
C) | Stress | ||
D) | Fisico |
6 |
Quali delle seguenti definizione corrisponde all’obiettivo della valutazione dei rischi : |
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A) | L’obiettivo della valutazione dei rischi consiste nell’ individuare, secondo precisi criteri, le misure di prevenzione necessarie a ridurli o eliminarli e nello stabilire la priorità degli interventi; | ||
B) | L’obiettivo della valutazione dei rischi consiste nell’ individuare, le misure di prevenzione necessarie a ridurli o eliminarli e nello stabilire la priorità degli interventi; | ||
C) | L’obiettivo della valutazione dei rischi consiste nell’ individuare, secondo precisi criteri, le misure di prevenzione necessarie a stabilire la priorità degli interventi; | ||
D) | L’obiettivo della valutazione dei rischi consiste nello stabilire la priorità degli interventi. |
7 |
Come vengono stimate le classi di rischio : |
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A) | Considerando la gravita del danno e la probabilità di accadimento; | ||
B) | Considerando la gravita del danno e la probabilità di accadimento; | ||
C) | Considerando la probabilità di accadimento in un determinato periodo temporale; | ||
D) | Considerando la gravita del danno e il numero di decessi; |
8 |
Quali sono le interfacce presenti negli applicativi informatici : |
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A) | Banca dati e schede delle fasi lavorative; | ||
B) | Anca dati e anagrafica dei lavoratori; | ||
C) | Banca dati; | ||
D) | Schede delle fasi lavorative associate ad ogni lavoratore. |
9 |
Quali sono le aree perla compilazione di una check list relativa alla valutazione dello stress lavoro – correlato : |
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A) | Area indicatori aziendali, area contesto del lavoro, area geografica; | ||
B) | Area indicatori aziendali, area contenuto del lavoro, area della superficie del luogo di lavoro; | ||
C) | Area indicatori aziendali, area contesto del lavoro, area contenuto del lavoro; | ||
D) | Area contesto del lavoro e area del contenuto del lavoro. |
10 |
Si definiscono rischi trasversali : |
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A) | I fattori di rischio che possono interessare tutti o particolari categorie di lavoratori e che fungono da modulatori dei rischi “tradizionali” e vengono esplicitamente menzionati all’art 28, comma 1. | ||
B) | I fattori di rischio che possono interessare particolari categorie di lavoratori e che fungono da modulatori dei rischi “tradizionali” e vengono esplicitamente menzionati all’art 28, comma 1. | ||
C) | I fattori di rischio che possono interessare tutti o particolari categorie di lavoratori e che fungono da modulatori dei rischi “tradizionali” e vengono esplicitamente menzionati all’art 39, comma 1. | ||
D) | I fattori di rischio che non interessano tutti o particolari categorie di lavoratori e che fungono da modulatori dei rischi “tradizionali” e vengono esplicitamente menzionati all’art 28, comma 1. | ||