TEST di autovalutazione

1 La straordinarietà delle cause della crisi del 1929 :
A) In un insieme di straordinarie concomitanze e non nell'essere una "semplice" crisi di sovrapproduzione
B) Nel fatto che gli Stati Uniti ne furono immuni
C) Nel fatto che crebbe la produzione ma non l'occupazione
D) Nel fatto che l'Europa ne risultò sostanzialmente immune

 

2 Tra le cause principali della crisi del 1929:
A) La caduta della produzione e del reddito registrata contemporaneamente in tutto il mondo mondiale
B) L'isolazionismo giapponese
C) Disequilibrio mondiale, tra una crescita sostenuta degli USA per tutti gli anni Venti a confronto delle difficoltà complessive europee
D) Disequilibrio mondiale, tra una crescita sostenuta dell'Europa per tutti gli anni Venti a confronto delle difficoltà complessive degli Usa

 

3 Tra le cause principali della crisi del 1929:
A) La caduta fin dai primi anni venti della bora di new york
B) Un progressivo scollamento tra la crescita dei valori della borsa di New York e lo sviluppo, per quanto anche esso molto sostenuto, dell'economia reale
C) La caduta della produzione industriale americana tra il 1920 e il 1928
D) Disequilibrio mondiale, tra una crescita sostenuta dell'Europa per tutti gli anni Venti a confronto delle difficoltà complessive degli Usa

 

4 La crisi:
A) Avviatasi negli Stati Uniti si spostò rapidamente sul continente europeo tramite il settore bancario
B) Rimase confinata negli USA
C) Si limito a colpire USA e Cina
D) Fu bloccata in Europa grazie alle politiche delle banche centrali

 

5 La straordinarietà della crisi del 1929:
A) Deriva dall'essere stata prevista con grande anticipo da tutti gli economisti e i governanti dell'epoca
B) Deriva dall'essere stata la prima crisi del capitalismo nella storia
C) Non deriva tanto dai suoi effetti, ma dalle sue cause
D) Non deriva tanto dalle sue cause, quanto dai suoi effetti, assolutamente straordinari per l'epoca

 

6 Sotto alcuni punti di vista, la crisi sembrò :
A) Riportare in auge la teoria della popolazione di Malthus
B) Sostenere lo sviluppo del sistema e dare ragione alle teorie marxiane che preconizzavano lo sviluppo del capitalismo
C) Mettere in ginocchio il funzionamento del capitalismo e dare ragione alle teorie marxiane che preconizzavano l'inevitabile caduta del sistema
D) Mettere in ginocchio il funzionamento del capitalismo e dare ragione alle teorie di Schumpeter che preconizzavano l'inevitabile caduta del sistema

 

7 Secondo la teoria keynesiana della domanda effettiva:
A) Non esiste un solo punto di equilibrio del mercato
B) Esiste un solo punto di equilibrio del mercato
C) Non è possibile raggiugnere alcun punto di equilibrio del mercato
D) Lo Stato può sostenere la ripresa purché sia mantenuto l'unico punto di equilibrio del mercato possibile in un sistema liberale

 

8 Secondo la teoria keynesiana della domanda effettiva:
A) E' necessario che lo Stato si astenga da qualunque forma di intervento nell'economia
B) L'intervento dello Stato non può mai sostenere un maggiore utilizzo dei fattori portando il sistema a un nuovo punto di equilibrio
C) L'intervento dello Stato sostituisce il fattore "lavoro" nel processo di riproduzione del sistema
D) L'intervento temporaneo e congiunturale dello Stato può sostenere un maggiore utilizzo dei fattori portando il sistema a un nuovo punto di equilibrio

 

9 Tra i principali paesi colpiti dalla crisi, si evidenziarono:
A) Due forme principali di risposte alla crisi, una di tipo autoritario, l'altra di tipo democratico
B) Un modello uniforme di risposta alla crisi
C) Diversi modelli non paragonabili tra loro
D) Tutti adottarono il modello ortodosso liberale

 

10 Per rispondere agli effetti della crisi del 1929 in Germania:
A) Si affermò la via democratica di tipo keynesiano
B) Si affermò il regime nazista di Hitler che puntò su una politica di epansione e riarmo che portò alla II guerra mondiale
C) Si aspettarono gli aiuti americani utili a rimettere in moto l'economia
D) Il regime di Hitler chiuse le industrie belliche per favorire i consumi privati e sollevare così il benessere della nazione