TEST di autovalutazione |
TEST di autovalutazione |
1 | Uno dei problemi sorti già nei progetti Pilota dell’INVALSI” è: | ||
A) | Lo scarto quadratico medio | ||
B) | Il Benchmark | ||
C) | La dispersione d’intelligenze | ||
D) | Il Cheating |
2 | L’approccio che consentì alle prove INVALSI di diventare prove sia con validità statistica, ma al contempo capaci di rilevare un cospicuo numero di dati, consistette nell’introduzione di: | ||
A) | Indicatori precisi che definissero dei criteri di valutazione per elaborare prove di carattere nazionale con valenza statistica | ||
B) | Due disamine, una autogestita a carattere nazionale, l’altra condotta da esaminatori esterni su un collettivo ristretto di soggetti | ||
C) | Un sistema informatizzato sviluppato appositamente per rendicontare tutti i dati raccolti a livello nazionale | ||
D) | Esaminatori esterni che controllassero l’operato di ogni singolo istituto scolastico affiancati ad un sistema informatizzato di registrazione dati |
3 | La legge 10 del 26/02/2011 istituisce tre organi istituzionali con il compito di valutare e migliorare la scuola: | ||
A) | CEDE, INVALSI e INDIRE | ||
B) | INVALSI, INDIRE e CORPO ISPETTIVO | ||
C) | CEDE, CIPP e INDIRE | ||
D) | INVALSI, CORPO ISPETTIVO e VALES |
4 | L’ente INVALSI, seguendo gli spunti delle ricerche internazionali, ha tenuto conto di alcuni indicatori al fine consentire una migliore valutazione della scuola e cioè: | ||
A) | Il contesto di riferimento della scuola considerata, i risultati ottenuti, le risorse messe a disposizione della scuola e le varie attività realizzate dalla scuola | ||
B) | Il contesto di riferimento della scuola considerata, le varie attività realizzate dalla scuola, gli obiettivi delle singole istituzioni scolastiche e l’aggiornamento professionale dei docenti | ||
C) | I risultati ottenuti, le risorse messe a disposizione della scuola, gli obiettivi delle singole istituzioni e le varie attività realizzate dalla scuola | ||
D) | L’aggiornamento professionale dei docenti, le varie attività realizzate dalla scuola, le risorse messe a disposizione e i risultati ottenuti |
5 | Il “Progetto Qualità” del 1995 sviluppato in collaborazione con Confindustria consiste: | ||
A) | In un progetto organizzato nella regione Piemonte che ha coinvolto più di 3000 istituti ed ha avvicinato il mondo del della scuola con quello del lavoro | ||
B) | In un progetto ministeriale - che ha coinvolto oltre 3000 scuole - teso a incentivare e migliorare la qualità delle istituzioni scolastiche | ||
C) | In un progetto organizzato nella regione Piemonte, teso a miglioramento della qualità della scuola e suddiviso in tre fasi | ||
D) | In un progetto promosso dalla regione Campania con l’obiettivo di creare un vero e proprio marchio di qualità ed eccellenza |
6 | La terza fase del “Progetto Qualità” del 1995 sviluppato in collaborazione con Confindustria consiste: | ||
A) | Nell’introduzione della cultura della qualità nella scuola attraverso l’aggiornamento professionale dell’organico di ogni singolo istituto | ||
B) | Nella produzione della documentazione e nell’adempimento dei requisiti necessari a richiedere la certificazione | ||
C) | Nella progettazione e attuazione dei piani di miglioramento elaborati attraverso i feedback raccolti | ||
D) | Nell’istituzione di un comitato di valutazione esterno finalizzato a monitorare il processo autovalutativo dell’istituto in esame |
7 | L’ente istituzionale “INVALSI”: | ||
A) | Crea e rende disponibili i test standard fornendo le metodologie per valutarne i risultati, si munisce di rilevatori professionisti e si confronta in ambito internazionale | ||
B) | Favorisce l’innovazione del sistema scolastico fornendo percorsi di formazione, soluzioni e risorse per la definizione dei piani di miglioramento | ||
C) | Assicura la valutazione interna delle scuole, redige e consegna un rapporto valutativo alla scuola e all’amministrazione scolastica | ||
D) | Svolge una funzione sanzionatoria, penalizzando le dirigenze scolastiche meno meritevoli |
8 | È stato avviato il progetto per il “Miglioramento delle performance delle istituzioni scolastiche” sulla base del Modello “CAF” (il quale fornisce le linee guida per una buona autovalutazione tesa al miglioramento). Le scuole, fra quelle che hanno aderito al progetto, inserite nella fascia “Laboratorio CAF” sono: | ||
A) | Le scuole che hanno già una buona organizzazione di base ed esperienza maturata in molti anni di funzionamento e dotate di una avanzata parte tecnologica | ||
B) | Le scuole dotate di una sufficiente organizzazione in grado di sostenere positivamente il processo di autovalutazione se inizialmente sostenute da un programma di formazione specifica degli organi preposti | ||
C) | Le scuole necessitanti di un supporto sostanzioso in grado di accompagnarle, passo dopo passo, alla realizzazione del processo di autovalutazione | ||
D) | Gli istituti professionali, le uniche scuole dotate delle strutture necessarie a sostenere corsi di aggiornamento professionale di carattere laboratoriale. |
9 | La rete scolastica nata da un’iniziativa proveniente “dal basso” e creata al fine di condividere uno spazio di ricerca finalizzato all’autovalutazione mediante la disponibilità di strumenti, attraverso la formazione e l’assistenza durante tutto il processo di monitoraggio prende il nome di: | ||
A) | STRESA | ||
B) | FARO | ||
C) | SIRQ | ||
D) | VALERIA |
10 | L’ente istituzionale “INDIRE”: | ||
A) | Crea e rende disponibili i test standard fornendo le metodologie per valutarne i risultati e munendosi di rilevatori professionisti, si confronta in ambito internazionale | ||
B) | Favorisce l’innovazione del sistema scolastico fornendo percorsi di formazione, soluzioni e risorse per la definizione dei piani di miglioramento | ||
C) | Assicura la valutazione esterna delle scuole, redige e consegna un rapporto valutativo alla scuola e all’amministrazione scolastica | ||
D) | Svolge una funzione sanzionatoria, penalizzando le dirigenze scolastiche meno meritevoli | ||