TEST di autovalutazione |
TEST di autovalutazione |
1 | Le fonti del diritto internazionale dell'ambiente: | ||
A) | Hanno rango di norme consuetudinarie | ||
B) | Sono costituite esclusivamente da dichiarazioni di principi che mirano alla prevenzione, riduzione o riparazione di danni ambientali causati da uno Stato al proprio territorio | ||
C) | Sono tutte fonti vincolanti | ||
D) | Sono costituite da dichiarazioni di principi e da trattati miranti alla prevenzione, riduzione o riparazione di danni ambientali causati da uno Stato al territorio di altri Stati o a spazi e risorse di rilevanza internazionale |
2 | In materia di responsabilità degli Stati in relazione ad attività inquinanti alla frontiera, le Convenzioni di Stoccolma e Rio prevedono che: | ||
A) | Gli Stati hanno il diritto sovrano di sfruttare le loro risorse naturali ma non hanno l’obbligo di assicurarsi che le attività esercitate entro i limiti della loro sovranità o sotto il loro controllo non causino danni all’ambiente in altri Stati | ||
B) | Gli Stati hanno il diritto sovrano di sfruttare le loro risorse naturali e hanno l’obbligo di assicurarsi che le attività esercitate entro i limiti della loro sovranità o sotto il loro controllo non causino danni all’ambiente in altri Stati | ||
C) | Non viene imposto agli Stato l’obbligo di cooperare alla protezione e al miglioramento dell’ambiente | ||
D) | Non sia necessario adottare da parte degli Stati un approccio cautelativo al fine di proteggere l'ambiente |
3 | Secondo il principio di precauzione: | ||
A) | In caso di rischio di danno grave o irreversibile, l’assenza di una piena certezza scientifica non deve costituire un motivo per differire l’adozione di misure adeguate ed effettive esclusivamente se viene identificato il responsabile del danno sul piano internazionale | ||
B) | In caso di rischio di danno grave o irreversibile, l’assenza di una piena certezza scientifica può costituire un motivo per differire l’adozione di misure adeguate ed effettive, anche in rapporto ai costi, dirette a prevenire il degrado ambientale | ||
C) | In caso di rischio di danno grave o irreversibile, l’assenza di una piena certezza scientifica non deve costituire un motivo per differire l’adozione di misure adeguate ed effettive, anche in rapporto ai costi, dirette a prevenire il degrado ambientale | ||
D) | In caso di rischio di danno grave o irreversibile, l’assenza di una piena certezza scientifica deve costituire un motivo per differire l’adozione di misure adeguate ed effettive, anche in rapporto ai costi, dirette a prevenire il degrado ambientale |
4 | Può dirsi che il diritto internazionale consuteudinario: | ||
A) | Preveda obblighi di cooperazione tra i quali l’obbligo dello Stato, sul cui territorio si verificano gravi fenomeni di inquinamento, di informare gli altri Stati dell’imminente pericolo di incidenti (o degli incidenti in atto) | ||
B) | Preveda la mera facoltà per lo Stato responsabile di avvisare gli altri Stati interessati dei danni e concordate eventuali misure non vincolanti per la riparazione del danno all’ambiente. | ||
C) | Preveda obblighi di cooperazione tra i quali l’obbligo dello Stato, sul cui territorio si verificano gravi fenomeni di inquinamento, di informare gli altri Stati esclusivamente successivamente dopo l'avvenuto incidente | ||
D) | Non preveda obblighi di cooperazione tra i quali l’obbligo dello Stato, sul cui territorio si verificano gravi fenomeni di inquinamento, di informare gli altri Stati esclusivamente successivamente dopo l'avvenuto incidente |
5 | Secondo la Corte Internazionale di Giustizia: | ||
A) | L’obbligo di non inquinare non discenderebbe da un corpo di regole del diritto internazionale dell’ambiente | ||
B) | L’obbligo di non inquinare si applica solo sul piano interno | ||
C) | L’obbligo di non inquinare discenderebbe da un corpo di regole del diritto internazionale dell’ambiente | ||
D) | Non vi è un obbligo di non inquinare e il diritto internazionale impone solo un obbligo di cooperazione |
6 | Secondo la Convenzione ONU sui corsi d’acqua internazionali: | ||
A) | Uno Stato rivierasco non ha l'obbligo di prendere misure necessarie per evitare di causare ‘danni significativi’ agli altri Stati rivieraschi | ||
B) | Uno Stato rivierasco, in caso di danno verificato, non è obbligato a discutere la questione dell'indennizzo | ||
C) | In caso di danno verificato, l'indennizzo viene stabilito dall'Assemblea Generale dell'ONU | ||
D) | Uno Stato rivierasco deve prendere misure necessarie per evitare di causare ‘danni significativi’ agli altri Stati rivieraschi |
7 | Il principio “Chi inquina paga”: | ||
A) | Ė una norma consuetudinaria | ||
B) | Nasce come norma consuetudinaria trasformatasi in raccomandazione | ||
C) | Nasce come norma consuetudinaria che nel tempo è venuta meno | ||
D) | Non è una norma consuetudinaria |
8 | In base al principio “chi inquina paga”: | ||
A) | Lo Stato di appartenenza dell’agente è tenuto a denunciare sul piano internazionale l’agente inquinatore | ||
B) | Lo Stato di appartenenza dell’agente che inquina è tenuto ad apprestare gli strumenti affinché la responsabilità dell’inquinatore possa esser fatta valere al suo interno | ||
C) | Chi inquina non è soggetto all'obbligo di pagare un ingente somma al proprio Stato | ||
D) | Chi inquina, al fine di poter evitare una sanzione, ha la mera facoltà diritto di autodenunciarsi |
9 | Le convenzioni sull’inquinamento: | ||
A) | Prevedono sempre divieti specifici aventi ad oggetto determinate attività | ||
B) | Non prevedono mai divieti specifici | ||
C) | Prevedono di rado divieti specifici | ||
D) | Prevedono divieti sempre molto generici |
10 | Le diversità biologiche: | ||
A) | Sono oggetto di tutela in specifiche convenzioni | ||
B) | Non sono oggetto di tutela nel diritto internazionale | ||
C) | Sono tutelate dal diritto pattizio in forma assai limitata | ||
D) | Sono essenzialmente disciplinate dal diritto consuetudinario | ||