TEST di autovalutazione

1 La figura del reato circostanziato, cioè del reato commesso in presenza di una circostanza aggravante o attenuante:
A) È speciale rispetto alla figura del reato semplice, in quanto presuppone l'esistenza nel caso concreto di tutti gli elementi costitutivi del reato semplice, salvo specificare uno di tali elementi o aggiungervi un elemento ulteriore
B) È generale rispetto alla figura del reato semplice
C) Produce solo l'effetto dell'aggravamento della pena commisurata dal giudice per il reato semplice
D) Produce solo l'effetto dell'attenzione della pena commisurata dal giudice per il reato semplice

 

2 I criteri di identificazione delle circostanze sono individuati:
A) Dall'espressa qualificazione di un elemento come circostanza del reato operata dal legislatore nella rubrica o nel testo di una data disposizione
B) Dal riferimento alla disciplina del giudizio di bilanciamento delle circostanze, operato al fine di apportarvi una deroga
C) Dalla presenza nel testo della legge di formula quali ''la pena è aumentata'' o ''la pena è diminuita''
D) Dall'espressa qualificazione di un elemento come circostanza del reato operata dal legislatore nella rubrica o nel testo di una data disposizione, dal riferimento alla disciplina del giudizio di bilanciamento delle circostanze, operato al fine di apportarvi una deroga e dalla presenza nel testo della legge di formule quali ''la pena è aumentata'' o ''la pena è diminuita''

 

3 Le circostanze aggravanti e attenuanti:
A) Sono rispettivamente quelle che comportano un inasprimento e una mitigazione della pena commisurata dal giudice per il reato semplice
B) Sono rispettivamente quelle che comportano una mitigazione e un inasprimento della pena commisurata dal giudice per il reato semplice
C) Comportano solo un inasprimento della pena commisurata dal giudice per il reato semplice
D) Comportano solo una mitigazione della pena commisurata dal giudice per il reato semplice

 

4 Le circostanze comuni e speciali sono:
A) Quelle che comportano solo un aumento o una diminuzione fino ad un terzo della pena che dovrebbe essere inflitta per il reato semplice
B) Quelle per le quali la legge stabilisce una pena di specie diversa rispetto a quella prevista per il reato semplice
C) Quelle per le quali la legge prevede una cornice di pena diversa da quella prevista per il reato semplice e che importano un aumento o una diminuzione della pena superiore ad un terzo
D) Quelle che rispettivamente comportano un aumento o una diminuzione fino ad un terzo della pena commisurata dal giudice per il reato semplice e quelle per le quali la legge stabilisce una pena di specie diversa rispetto a quella prevista per il reato semplice; quelle per le quali la legge prevede una cornice di pena diversa da quella prevista per il reato semplice e infine quelle che importano un avvenimento o una diminuzione della pena superiore ad un terzo

 

5 Le circostanze definite e indefinite sono:
A) Rispettivamente quelle i cui elementi costitutivi sono compiutamente descritti dalla legge e quelle la cui individuazione è rimessa alla discrezionalità del giudice
B) Rispettivamente quelle la cui individuazione è rimessa alla discrezionalità del giudice e quelle i cui elementi costitutivi sono compiutamente descritti dalla legge
C) Solo quelle la cui individuazione è rimessa alla discrezionalità del giudice
D) Solo quelle i cui elementi costitutivi sono compiutamente descritti dalla legge

 

6 Secondo quanto previsto dall'art.70 i c.p. circostanze oggettive e soggettive sono:
A) Rispettivamente quelle che concernano la natura, la specie, i mezzi, l'oggetto, il tempo, il luogo e ogni altra modalità dell'azione, la gravità del danno o del pericolo, ovvero le condizioni o le qualità personali dell'offeso e quelle che concernano l'intensità del dolo o il grado della colpa o le condizioni e le qualità del colpevole o i rapporti fra il colpevole e l'offeso, ovvero che sono inerenti alla persona del colpevole
B) Solo quelle che concernano l'intensità del dolo o il grado della colpa o le condizioni e le qualità personali del colpevole o i rapporti fra il colpevole e l'offeso ovvero che sono inerenti alla persona del colpevole
C) Solo quelle che concernano la natura, la specie, i mezzi, l'oggetto, il tempo, il luogo e ogni altra modalità dell'azione, la gravità del danno o del pericolo, ovvero le condizioni o le qualità personali dell'offeso
D) Rispettivamente quelle che concernano l'intensità del dolo o il grado della colpa o le condizioni e le qualità personali del colpevole o i rapporti fra il colpevole e l'offeso, ovvero che sono inerenti alla persona del colpevole e quelle che concernano la natura, la specie, i mezzi, l'oggetto, il tempo, il luogo e ogni altra modalità dell'azione, la gravità del danno o del pericolo, ovvero le condizioni o le qualità personali dell'offeso

 

7 Rilevanza oggettiva delle circostanze attenuanti (art.59 I c.p.), regime di imputazione ''soggettiva'' alle circostanze aggravanti (art.59 II c.p.); irrilevanza del putativo (art. 59 III c.p.) secondo l'art.59 I-II-III c. p.:
A) Regime di imputazione ''soggettiva'' delle circostanze aggravanti significa che le circostanze aggravanti sono valutate a carico dell'agente soltanto se da lui conosciute o ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore  determinato da colpa; rilevanza oggettiva delle circostanze attenuanti significa che le circostanze che attenuano la pena sono valutate a favore dell'agente anche se da lui non conosciute o da lui per errore ritenute inesistenti; irrilevanza del putativo significa che se l'agente ritiene per errore che esistano circostanze aggravanti o attenuanti, queste non sono valutate contro o a favore di lui
B) Rilevanza oggettiva delle circostanze attenuanti significa che esse sono valutate a carico dell'agente soltanto se da lui conosciute o ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da colpa; regime di imputazione ''soggettiva'' delle circostanze aggravanti significa che essa sono valutate a favore dell'agente anche se da lui non conosciute o da lui, per errore, ritenute inesistenti; irrilevanza del putativo significa che se l'agente ritiene per errore che esistano circostanze aggravanti o attenuanti, queste non sono valutate contro o a favore di lui
C) Irrilevanza del putativo significa che se l'agente ritiene per errore che esistano circostanze aggravanti o attenuanti, queste sono comunque valutate contro di lui; rilevanza oggettiva delle circostanze attenuanti significa che esse sono valutate a favore dell'agente anche se da lui non conosciute, o da lui per errore ritenute inesistenti; regime di imputazione ''soggettiva'' delle circostanze aggravanti significa che esse sono valutate a carico dell'agente soltanto se da lui conosciute ovvero ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato per colpa
D) Irrilevanza del putativo significa che se l'agente ritiene per errore che esistono circostanze aggravanti o attenuanti, queste sono comunque valutate a favore di lui; rilevanza oggettiva delle circostanze attenuanti significa che esse sono valutate a favore dell'agente anche se da lui non conosciute, o da lui per errore ritenute inesistenti; regime di imputazione ''soggettiva'' delle circostanze aggravanti significa che esse sono valutate a carico dell'agente soltanto se da lui conosciute ovvero ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato per colpa

 

8 Secondo l'art.63 c.p, se nel caso concreto è presente una sola circostanza aggravante o attenuante, quando la legge dispone la pena sia aumentata o diminuita entro limiti determinanti:
A) L'aumento o la diminuzione si opera sulla quantità di essa, che il giudice applicherebbe al colpevole, qualora non concorresse la circostanza che la fa aumentare o diminuire
B) Quando la legge dispone che sia aumentata o diminuita entro limiti determinanti solo l'aumento si opera sulla qualità di essa, che il giudice applicherebbe al colpevole, qualora non conoscesse la circostanza che fa aumentare o diminuire
C) Quando la legge dispone che la pena sia aumentata o diminuita entro limiti determinanti, solo la diminuzione si opera sulla qualità di essa, che il giudice  applicherebbe al colpevole, qualora non conoscesse la circostanza che fa aumentare o diminuire
D) Quando la legge dispone che la pena sia aumentata entro limiti determinati, l'aumento o la diminuzione si opera sulla quantità di essa, che il giudice applicherebbe al colpevole, qualora non conoscesse la circostanza che fa aumentare o diminuire

 

9 Secondo l'art.63 II c.p. se concorrono più circostanze tutte aggravanti o tutte attenuanti e per ciascuna di esse è previsto un aumento o, rispettivamente, una diminuzione di pena fino ad un terzo:
A) L'aumento di pena si opera sulla quantità di essa risultante dall'aumento o dalla diminuzione precedente
B) La diminuzione di pena si opera sulla quantità di essa risultante dall'aumento o dalla diminuzione precedente
C) L'aumento o la diminuzione di pena si opera sulla quantità di essa risultante dall'aumento o dalla diminuzione precedente
D) L'aumento o la diminuzione di pena si opera sulla quantità di essa risultante dall'aumento precedente

 

10 Nel concorso eterogeneo di circostanze che si verifica quando un reato sia corredato, in concreto da due o più circostanze una o alcune delle quali aggravanti e l'altra o le altre attenuanti, il giudice procede ad un bilanciamento delle circostanze concorrenti in virtù del quale:
A) Se il giudice ritiene prevalenti le attenuanti sulle aggravanti applica soltanto le relative diminuzioni di pena, non tenendo conto delle aggravanti; se il giudice ritiene prevalenti le aggravanti non tiene conto delle attenuanti e opera solo gli aumenti di pena per le aggravanti; se il giudice ritiene equivalenti le aggravanti e le attenuanti applicherà la pena che avrebbe inflitto se non fosse stata presente alcuna circostanza
B) Se il giudice ritiene prevalenti le attenuanti sulle aggravanti comunque non applica le relative diminuzioni di pena; se il giudice ritiene prevalenti le aggravanti tiene però comunque conto delle attenuanti anche se il giudice ritiene equivalenti le aggravanti e le attenuanti comunque non applicherà la pena che avrebbe inflitto se non fosse stata presente alcuna circostanza
C) Se il giudice ritiene prevalenti le attenuanti sulle aggravanti opera solo gli aumenti di pena per le aggravanti; se il giudice ritiene prevalenti le aggravanti applica soltanto le relative diminuzioni di pena; se il giudice ritiene equivalenti le aggravanti e le attenuanti applicherà la pena che avrebbe inflitto se non fosse stata presente alcuna circostanza
D) Se il giudice ritiene prevalenti le attenuanti sulle aggravanti applicherà la pena che avrebbe inflitto se non fosse stata presente alcuna circostanza; se il giudice ritiene prevalenti le aggravanti sulle attenuanti non tiene conto delle attenuanti e opera solo gli aumenti di pena per le aggravanti; se il giudice ritiene equivalenti le aggravanti e le attenuanti applica soltanto le relative diminuzioni di pena