TEST di autovalutazione

1 La distanza fisica intima è:
A) Una comunicazione numerica
B) Una comunicazione verbale
C) Una comunicazione analogica
D) Una comunicazione sia analogica che numerica

 

2 Secondo il modello Circolare:
A) La malattia è vissuta dall'intero nucleo familiare come crisi torale
B) La malattia scatena reazioni simili nel malato e nella famiglia
C) Emozioni e comportamenti si contagiano
D) La malattia non coinvolge l'intero nucleo familiare

 

3 La comunicazione non verbale nell'interazione sociale:
A) Mantiene un senso di comune coinvolgimento e facilita l'interazione fra parlanti
B) Può ostacolare la relazione nell'ambiente sanitario
C) Permette la trasmissione delle informazioni
D) E' più soggetta a falsificazione ed è meno immediata

 

4 Il l tocco-massagio:
A) E' un massaggio riabilitativo-fisioterapico
B) E' una manipolazione di aree di tessuto morbido del corpo
C) E' parte integrante del lavoro di cura senza finalità terapeutiche
D) Porta ad un'accellerazione del battito cardiaco e del ritmo respiratorio

 

5 La relazione con l'assistito rappresenta un ruolo prioritario ne processo di cura e la comunicazione ne è elemento fondamentale. Watzlawick elabora la teoria della comunicazione composta da:
A) 3 assiomi
B) 4 assiomi
C) 5 assiomi
D) 2 assiomi

 

6 Tra le esigenze comunicative riportate maggiormante dai familiari dei pazienti troviamo:
A) La necessità di avere colloqui in ambienti più protetti
B) Il troppo tempo dedicato alla comunicazione
C) L'uso di una terminologia apprpriata che consideri la differenza linguistica esistente
D) Mantenere nel tempo un rapporto formale

 

7 Oltre le capacità innate, vi sono degli accorgimenti che gli operatori sanitari possono mettere in atto per facilitare la comunicazione:
A) Porre il massimo ascolto per quello che viene riferito, soprattutto ai feed-back non verbale che ci vengono inviati
B) Non modificare il messaggio trasmesso
C) Essere consapevoli che i nostri comportamenti sono dettati dai nostri stili di attacamento
D) Utilizzare un codice che tenga conto solo del substrato culturane di chi invia il messaggio

 

8 Il colloquio con il familiare:
A) E' caratterizzato prevalentemente dalla comunicazione scritta
B) E' caratterizzato da verbalizzazioni chiare, semplici e brevi
C) E' caratterizzato dall'ascolto
D) E' caratterizzato dalla condivisione di esperienza

 

9 Per facilitare la relazione con il malato occorre:
A) Ricercare ed utilizzare un codice comune che sia capace di portarci in sintonia con la condizione culturale del nostro interlocutore
B) Trovare soluzioni standardizzate
C) Accentuare ridondanze e duplicazioni nel processo comunicativo
D) Non modificare il messaggio trasmesso anche quando ci accorgiamo che per il nostro interlocutore non siamo stati abbastanza chiari

 

10 Quale autore considera "la pelle l'organo di senso più importante, rappresentando una struttura con significati eterminanti nella formazione dell'individuo sin dalla vita uterina":
A) Rexilius
B) Grousset
C) Montagu
D) Galimberti