TEST di autovalutazione |
TEST di autovalutazione |
1 | L'istogramma è definito come: | ||
A) | Una rappresentazione grafica di un insieme di dati nella quale l'ascissa indica i valori misurati e l'ordinata la frequenza con cui essi si presentano entro un predefinito intervallo di misura | ||
B) | Uno strumento che, collegato a macchine a controllo numerico, consente di stampare diagrammi dai quali si evince la qualità del processo | ||
C) | La procedura mediante la quale i dati vengono raggruppati in base al valore e sottoposti a controllo statistico | ||
D) | La sommatoria dei valori rientranti in un determinato range e risultanti da una campagna di misura |
2 | L'area A di una barra di un istogramma normalizzato: | ||
A) | È uguale a 1 | ||
B) | Corrisponde al prodotto tra l'ampiezza della classe considerata e il valor medio degli eventi registrati nella classe considerata | ||
C) | Corrisponde alla frequenza relativa di accadimento degli eventi nella classe considerata | ||
D) | È uguale alla media delle frequenze di accadimento delle diverse classi considerate |
3 | L'area sottesa dall'istogramma normalizzato: | ||
A) | È uguale alla media delle frequenze di accadimento delle diverse classi considerate | ||
B) | Corrisponde al prodotto tra l'ampiezza dell'istogramma il valor medio degli eventi registrati | ||
C) | È uguale al prodotto tra il numero di classi considerate e la frequenza media di accadimento degli eventi | ||
D) | Corrisponde alla sommatoria delle frequenze relative di accadimento degli eventi nelle classi considerate, dunque è uguale a 1 |
4 | Le classi di un istogramma: | ||
A) | Sono i livelli minimi di frequenza degli accadimenti al di sotto dei quali l'istogramma viene considerato fuori controllo | ||
B) | Sono le forme caratteristiche che un istogramma può assumere (centrato, con skew, bimodale)… | ||
C) | Sono intervalli sull'asse delle ascisse aventi tutti la medesima ampiezza | ||
D) | Rappresentano il livello di precisione con il quale sono misurati i dati da rappresentare nell'istogramma |
5 | Il numero più opportuno di classi per un istogramma è: | ||
A) | Dipendente dal numro di dati da rappresentare | ||
B) | Pari a 7 | ||
C) | Il massimo possibile | ||
D) | Dipendente dal valore dei dati da rappresentare |
6 | L'ogiva relativa ad una distribuzione di frequenza cumulata si ottiene: | ||
A) | Riportando per ogni classe la frequenza dei valori appartenenti a tale classe | ||
B) | Riportando le frequenze cumulative in corrispondenza dei valori centrali di ogni classe | ||
C) | Riportando per ogni classe il suo valor medio | ||
D) | Riportando per ogni classe un valore pari all'estremo inferiore della classe stessa |
7 | Il valore della frequenza riportato nell'ultima classe dell'ogiva è pari: | ||
A) | Alla media dei valori delle frequenze riportati nelle classi dell'istogramma | ||
B) | Alla massimo dei valori delle frequenze riportati nelle classi dell'istogramma | ||
C) | Al valore della frequenza riportato nell'ultima delle classi dell'istogramma | ||
D) | Alla somma dei valori delle frequenze di tutte le classi dell'istogramma |
8 | Dato l'insieme di valori {3,3,4,7,90,90,90}, il valore della media è: | ||
A) | 287 | ||
B) | 7 | ||
C) | 41 | ||
D) | 90 |
9 | Dato l'insieme di valori {3,3,4,7,90,90,90}, il valore della moda è: | ||
A) | 41 | ||
B) | 90 | ||
C) | 287 | ||
D) | 7 |
10 | Dato l'insieme di valori {3,3,4,7,90,90,90}, il valore della mediana è: | ||
A) | 7 | ||
B) | 41 | ||
C) | 90 | ||
D) | 287 | ||