TEST di autovalutazione

1 La riprogettazione dei luoghi di cura e dei modelli organizzativo-assistenziale in atto,prevede il coinvolgimento della persona e della famiglia in un ottica di pro-attività,cioè:
A) La capacità di assumere un ruolo chiave nei processi sanitari che direttamente interessano la persona
B) La capacità di assumere un ruolo chiave nella propria vita
C) La capacità di assumere un ruolo chiave nelle decisioni infermieristiche
D) La possibilità di decidere della sua vita

 

2 Un’assistenza mirata alla persona e non alla patologia, derivante da un assetto organizzativo basato sul Case Management, equivale ad :
A) Una percezione di qualità
B) Una percezione di quantità
C) Sensazione di benessere
D) Una sensazione di disagio

 

3 Grazie al Case Manager viene garantita continuità delle cure poichè:
A) Ogni intervento viene pianificato, coordinato e rielaborato dal paziente
B) Ogni intervento viene pianificato, coordinato e rielaborato da una figura esperta e specificamente formata
C) Ogni intervento viene pianificato
D) E' una figura di forte cambiamento

 

4 La Case Management Society UK, nel 2008, definisce il Case Manager come:
A) Il responsabile di un processo di collaborazione che accerta, programma, applica, coordina, controlla e valuta le opzioni ed i servizi richiesti per soddisfare le esigenze educative, di salute e di cura degli individui, usando la comunicazione e le risorse disponibili per promuovere buoni risultati di qualità, economici e di efficacia
B) Il responsabile di un percorso assistenziale
C) Il responsabile di un processo di collaborazione che accerta, programma, applica, coordina, controlla e valuta le opzioni ed i servizi richiesti per soddisfare le esigenze educative, di salute e di cura degli infermieri, usando la comunicazione e le risorse disponibili per promuovere buoni risultati di qualità, economici e di efficacia
D) Il responsabile di un processo di collaborazione

 

5 Pergola (1992) raccomanda gli infermieri per il ruolo di Case Manager :
A) Per la loro prospetttiva compliante
B) Per la loro visione clinica avanzata
C) Per la loro prospettiva propedeutica
D) Per la loro prospettiva olistica

 

6 Nel ruolo finanziario , il Case Manager:
A) Agisce per evitare qualsiasi duplicazione inutile o frammentazione dell’attività programmata, in modo da produrre la migliore assistenza
B) Agisce per evitare qualsiasi duplicazione inutile o frammentazione dell’attività programmata, in modo da produrre la migliore allocazione e il migliore consumo di risorse
C) Agisce per evitare qualsiasi attività programmata, in modo da produrre la migliore allocazione e il migliore consumo di risorse
D) Agisce in modo da produrre la migliore allocazione e il migliore consumo di risorse

 

7 Tra le caratteristiche personali di un Infermiere Case Manager troviamo:
A) Infermiere clinico esperto (4-5 aa)Competenze relazionali e comunicative Empatia : relazionarsi in modo empatico Avere la visione e conoscenza d’insieme sull’U.O. Stimolatore dell’empowerment
B) Infermiere clinico esperto (4-5 aa)Persona di riferimento Caratteristiche umane Disponibilità ,ascolto, Capacità teoriche organizzative e di coordinamento Mediatore Capacità di lavorare in gruppo Poca concentrazione Competenze relazionali e comunicative Empatia : relazionarsi in modo empatico Avere la visione e conoscenza d’insieme sull’U.O. Stimolatore dell’empowerment
C) Infermiere neo assuntoPersona di riferimento Caratteristiche umane Disponibilità ,ascolto, Capacità teoriche organizzative e di coordinamento Mediatore Capacità di lavorare in gruppo Alta concentrazione Competenze relazionali e comunicative Empatia : relazionarsi in modo empatico Avere la visione e conoscenza d’insieme sull’U.O. Stimolatore dell’empowerment
D) Infermiere clinico esperto (4-5 aa)Persona di riferimento Caratteristiche umane Disponibilità ,ascolto, Capacità teoriche organizzative e di coordinamento Mediatore Capacità di lavorare in gruppo Alta concentrazione Competenze relazionali e comunicative Empatia : relazionarsi in modo empatico Avere la visione e conoscenza d’insieme sull’U.O. Stimolatore dell’empowerment

 

8 Calamandrei e Orlandi(2002) propongono un un modello trasformazionale della pratica infermieristica che prevede che :
A) La qualità dell'assistenza va mantenuta al livello attualele risorse finanziarie sono illimitate; la soddisfazione dei clienti e degli operatori deve essere mantenuta o aumentata; il modello trasformazionale deve essere sensibile alla limitatezza delle risorse, orientato alla capacità di analizzare le situazioni e di organizzare in maniera appropriata l'attività; il processo assistenziale deve essere basato sulla riflessione critica, sulla negoziazione e sulla creatività; la responsabilità delle scelte compete agli infermieri, in un rapporto di partnership con il cliente; sono da abolire il "si è sempre fatto così", la troppa standardizzazione, la routine.
B) La qualità dell'assistenza va mantenuta al livello attuale o aumentatale risorse finanziarie sono limitate; la soddisfazione dei clienti e degli operatori deve essere mantenuta o aumentata; il modello trasformazionale deve essere sensibile alla limitatezza delle risorse, orientato alla capacità di analizzare le situazioni e di organizzare in maniera appropriata l'attività;
C) La qualità dell'assistenza va mantenuta al livello attuale o aumentatale risorse finanziarie sono limitate; la soddisfazione dei clienti e degli operatori deve essere mantenuta o aumentata; il modello trasformazionale deve essere sensibile alla limitatezza delle risorse, orientato alla capacità di analizzare le situazioni e di organizzare in maniera appropriata l'attività; il processo assistenziale deve essere basato sulla riflessione critica, sulla negoziazione e sulla creatività; la responsabilità delle scelte compete agli infermieri, in un rapporto di partnership con il cliente; sono da abolire il "si è sempre fatto così", la troppa standardizzazione, la routine.
D) Il processo assistenziale deve essere basato sulla riflessione critica, sulla negoziazione e sulla creatività; la responsabilità delle scelte compete agli infermieri, in un rapporto di partnership con il cliente; sono da abolire il "si è sempre fatto così", la troppa standardizzazione, la routine.

 

9 I presupposti che orientano alla scelta di un modello basato sul Case Management sono diversi:
A) Alta incidenza delle competenze in alcune aree; la necessità di integrare interventi sanitari primari e secondari con le linee guida; la presenza di trattamenti ad alto costo; la richiesta di sviluppo di linee guida; la mancanza di certezza sulla "buona pratica"; la necessità di sviluppare una metodologia di misurazione dei risultati.
B) Alta incidenza della patologia negli ospedali; la necessità di integrare interventi sanitari primari e secondari con le linee guida; la presenza di trattamenti a basso costo; la richiesta di sviluppo di linee guida; la mancanza di certezza sulla "buona pratica"; la necessità di sviluppare una metodologia di misurazione dei risultati.
C) Alta incidenza della patologia in alcune aree; la necessità di integrare interventi sanitari primari e secondari con le linee guida; la presenza di trattamenti ad alto costo; la richiesta di sviluppo di linee guida; la mancanza di certezza sulla "buona pratica"; la necessità di sviluppare una metodologia di misurazione dei risultati
D) La necessità di integrare interventi sanitari primari e secondari con le linee guida;la richiesta di sviluppo di linee guida; la mancanza di certezza sulla "buona pratica";

 

10 Garantire la corretta integrazione tra i diversi professionisti che interagiscono all'interno della stessa organizzazione assistenziale si traduce anche con:
A) La progettazione e l'implementazione di una diagnosi appropriata (PDTA) per le esigenze della persona da assistere e del suo contesto sociale di riferimento..
B) La progettazione e l'implementazione di un percorso di connessione tra medici e infermieri
C) La progettazione e l'implementazione di un percorso appropriato per le esigenze del Case Manager
D) La progettazione e l'implementazione di un percorso appropriato (PDTA) per le esigenze della persona da assistere e del suo contesto sociale di riferimento