TEST di autovalutazione

1 L'operatore modale di necessità è:
A) Un comportamento da adottare necessariamente per migliorare il nostro modo di comunicare
B) Uno strumento che permette di trasferire in modo sintetico i contenuti di un'informazione necessaria
C) È un elemento grammaticale di collegamento che instaura fra due proposizioni A e B una qualche relazione che dia origine ad una terza proposizione C con un valore vero o falso
D) Quell’aspetto linguistico che implica l'esistenza di un dovere e che sottende un significato più profondo da andare a esplorare

 

2 L'operatore modale di possibilità è:
A) L'opportunità che tutti hanno di poter esprimere liberamente un concetto
B) Quella parte del linguaggio che implica l'esistenza di un'impossibilità e che sottende un significato più profondo da andare a esplorare
C) Uno strumento utile per valutare le opzioni possibili nell'ambito di un problema da risolvere
D) Il potere che ha ogni persona di agire indiscriminatamente seguendo liberamente i propri impulsi

 

3 Quando, parlando con una persona, intercettiamo un operatore modale di necessità, la spingiamo a riflettere su:
A) Perché non ha già portato a termine quanto deve visto che vi sono forme di coercizione
B) Cosa accadrebbe se non lo facesse
C) Qual è la causa che ha generato l'obbligo al quale è sottoposta
D) Qual è la strategia giusta per dimenticare tutto

 

4 Individuiamo un operatore modalità di possibilità quando una persona afferma:
A) Nella vita tutto va sempre storto
B) Bisogna assolutamente rispettare le strisce pedonali e fermarsi quando ci sono pedoni che stanno attraversando
C) Non è possibile fare le cose in questo modo
D) È meglio correre il rischio anziché immaginare cosa sarebbe potuto cadere

 

5 Il più potente antidoto a una domanda metamodello è:
A) Una mancata comunicazione o una sua brusca interruzione
B) L'agire astuto di un abile conversatore padrone dell’arte dialogica
C) Rispondere in modo evasivo e distratto
D) Distogliere l'attenzione spostando il focus su un nuovo argomento

 

6 Il secondo meccanismo universale di trasformazione del linguaggio è:
A) Il metamodello
B) Il mirroring
C) La cancellazione
D) Il truismo

 

7 La domanda "cosa intendi esattamente con la parola XYZ?" è la contromisura da utilizzare quando:
A) Il linguaggio contiene varie forme di cancellazione funzionale
B) Si sceglie di approfondire l'etimologia di un determinato termine
C) Si intende arricchire il vocabolario terminologico del proprio interlocutore
D) Il linguaggio dell'interlocutore appare confuso e privo di ogni forma di linearità

 

8 Si possono formulare domande, ancora più specifiche, per rimuovere le cancellazioni quando ci accorgiamo che:
A) Si muove nel nostro interlocutore un sottofondo di bugie e consapevoli omissioni
B) Il nostro interlocutore non fa che strofinarsi il naso e agitare le mani in modo eccessivo
C) L'interlocutore utilizza verbi - luoghi - nomi - tempi non specifici
D) La persona utilizza un linguaggio estremamente forbito e poco comprensibile

 

9 Il processo che, nel linguaggio, trasforma un verbo in un sostantivo è:
A) La distorsione
B) La generalizzazione
C) La metacognizione
D) La nominalizzazione

 

10 Nella famiglia delle cancellazioni, si parla di paragoni-giudizi quando:
A) L'interlocutore porta avanti una conversazione incompleta perchè priva di termini e/o criteri di paragone-giudizio
B) L'interlocutore si ostina a raffrontare ogni suo aspetto con quello di un'altra persona
C) L'interlocutore è fortemente condizionato dal giudizio altrui al punto da non riuscire più a parlare
D) Un'informazione viene espressa in modo distorto per timore del giudizio altrui