TEST di autovalutazione

1 Per sperimentazione educativa si intende:
A) L’applicazione di adeguate metodologie didattiche, corretti programmi educativi, validi sistemi di valutazione, nell’organizzazione scolastica
B) La ricerca e l’applicazione sperimentale di innovazioni nelle metodologie didattiche, nei programmi educativi, nei sistemi di valutazione, nell’organizzazione e nella struttura scolastica
C) La ricerca delle metodologie didattiche, dei programmi educativi, dei sistemi di valutazione, nella struttura scolastica
D) Conferma di metodologie didattiche, programmi educativi, sistemi di valutazione, organizzazione scolastica proprie della tradizione

 

2  Il termine “sperimentale”:
A) È stato usato, raramente, in modo improprio, nel senso di non considerare come tali anche azioni improvvisate, prive di un efficace controllo e di un’adeguata verifica
B) È stato usato, spesso, in modo improprio, nel senso che sono state considerate come tali anche azioni improvvisate, prive di un efficace controllo e di un’adeguata verifica
C) Non è stato usato in modo improprio, nel senso che sono state considerate come tali anche azioni improvvisate, prive di un efficace controllo e di un’adeguata verifica
D) È stato usato, per individuare azioni improvvisate, ma non prive di un efficace controllo e di un’adeguata verifica

 

3 Le prime forme di sperimentazione in Italia:
A) Risalgono alla metà degli anni Settanta, quando furono introdotti i Decreti Delegati.
B) Risalgono alla metà degli anni Ottanta, quando furono introdotti i Decreti Delegati.
C) Risalgono alla metà degli anni Novanta, quando furono introdotti i Decreti Delegati.
D) Risalgono alla metà degli anni Sessantaa, quando furono introdotti i Decreti Delegati.

 

4 Nel Decreto Presidente della Republica n. 419, del 31 maggio 1974:
A) Non emerge la distinzione tra la sperimentazione metodologica e la sperimentazione della struttura e delle discipline
B) Emerge la distinzione tra la metodologia, la struttura e le discipline
C) Emerge la mancanza di distinzione tra la sperimentazione metodologica e la sperimentazione della struttura e delle discipline
D) Emerge la distinzione tra la sperimentazione metodologica e la sperimentazione della struttura e delle discipline

 

5 Nel D.P.R. n. 419 del 1974, l’art. 1 prevede che:
A) La sperimentazione nelle scuole di ogni ordine e grado è espressione della tradizione didattica dei docenti
B) La sperimentazione nelle scuole di ogni ordine e grado è espressione delle regole didattiche che i docenti devono rispettare
C) La sperimentazione nelle scuole di ogni ordine e grado è espressione dell’autonomia didattica dei docenti
D) La sperimentazione nelle scuole di ogni ordine e grado non è espressione dell’autonomia didattica dei docenti

 

6 La sperimentazione nelle scuole di ogni ordine e grado può esplicarsi:
A) Come ricerca e realizzazione di innovazioni degli ordinamenti e delle strutture esistenti.
B) Come ricerca e realizzazione di innovazioni sul piano metodologico-didattico
C) Come ricerca e realizzazione di innovazioni sul piano metodologico-didattico e come ricerca e realizzazione di innovazioni degli ordinamenti e delle strutture esistenti.
D) Come ricerca e realizzazione di esperienze efficaci della tradizione, sul piano metodologico- didattico e degli ordinamenti e delle strutture esistenti.

 

7 L’art. 2 del D.P.R. n. 419 del 1974 prevede che:
A) La sperimentazione metodologico-didattica deve essere autorizzata dal collegio dei docenti
B) La sperimentazione metodologico-didattica non deve essere autorizzata dal collegio dei docenti
C) La sperimentazione metodologico-didattica deve essere autorizzata dai docenti/colleghi di classe
D) La sperimentazione metodologico-didattica deve essere autorizzata dal Ministero

 

8 Negli anni che intercorrono fra il 1970 ed il 1980, le sperimentazioni e le innovazioni:
A) Si sono caratterizzate per seguire strategie e tempi determinati dalla classe politica dominante
B) Si sono caratterizzate per seguire strategie e tempi determinati dalla maggiore o minore incidenza del sociale
C) Si sono caratterizzate per seguire strategie e tempi determinati dalla classe economica dominante
D) Si sono caratterizzate per seguire strategie e tempi determinati dalla classe sociale dominante

 

9 L’apertura alle sperimentazioni locali, territoriali e alle singole istituzioni ha evidenziato:
A) Che si stava perdendo la compattezza del sistema educativo nazionale con sperimentazioni non sempre controllate e valutate, rimanendo patrimonio autoreferenziale per le scuole che le avevano realizzate
B) Che si stava rinforzando la compattezza del sistema educativo nazionale con sperimentazioni non sempre controllate e valutate, rimanendo patrimonio autoreferenziale per le scuole che le avevano realizzate
C) Che non si stava perdendo la compattezza del sistema educativo nazionale con sperimentazioni non sempre controllate e valutate, rimanendo patrimonio autoreferenziale per le scuole che le avevano realizzate
D) Che si stava perdendo il patrimonio autoreferenziale delle scuole che avevano realizzato la sperimentazione

 

10 Le sperimentazioni a carattere nazionale, Brocca e Progetto 92, hanno determinato:
A) Una trasformazione la prima negli istituti professionali per una maggiore razionalizzazione dei profili professionali e la seconda negli istituti tecnici
B) Una parvenza di trasformazione negli istituti superiori
C) Un tentativo di trasformazione mal riuscita la prima negli istituti tecnici e la seconda negli istituti professionali per una maggiore razionalizzazione dei profili professionali
D) Una trasformazione la prima negli istituti tecnici e la seconda negli istituti professionali per una maggiore razionalizzazione dei profili professionali