TEST di autovalutazione

1 Indicare in cosa consiste la questione di giurisdizione:
A) È questione di giurisdizione quella attinente al controllo del rispetto dei limiti fissati dalla legge alla “sfera di competenza” di un ordine giurisdizionale, mentre resta esclusa da tale nozione tutto ciò che non è attinente al rispetto di tali limiti ed è relativo all’esercizio della funzione giurisdizionale (erronea o falsa applicazione delle norme sostanziali e procedurali)
B) È questione di giurisdizione quella attinente al controllo del rispetto dei limiti fissati dalla legge alla “sfera di competenza” di un ufficio giudiziario
C) È questione di giurisdizione quella attinente al controllo del rispetto dei limiti fissati dalla legge alla “sfera di competenza” di un ordine giurisdizionale, ed è inclusa in tale nozione l’erronea o falsa applicazione delle norme sostanziali e procedurali.
D) È questione di giurisdizione quella attinente al controllo del rispetto dei limiti fissati dalla legge alla “sfera di competenza” di un ordine giurisdizionale

 

2 Costituisce questione di giurisdizione il vizio di costituzione del collegio giudicante:
A) Sicuramente no, per l’ordinamento giudiziario l’irregolare composizione dell’organo giudicante è causa di nullità della sentenza e non certo una questione di giurisdizione
B) Sicuramente sì, tale vizio comporta la carenza del potere di decidere la controversia
C) Sì, secondo la giurisprudenza delle Sezioni unite; ma si tratta di un orientamento discutibile
D) Sì, secondo la giurisprudenza del Consiglio di Stato, ma si tratta di un orientamento discutibile

 

3 Indicare in cosa consiste il cd. difetto assoluto di giurisdizione:
A) Secondo le Sezioni unite, si ha quando la materia non può essere oggetto, in modo assoluto, di funzione giurisdizionale perché riservata ad altri poteri dello Stato (amministrativo o legislativo).
B) Secondo le Sezioni unite, si ha quando la materia non può essere oggetto, in modo assoluto, di funzione giurisdizionale, ovvero quando vi è esercizio della giurisdizione in presenza di situazioni soggettive non tutelate dalla giurisdizione
C) Secondo le Sezioni unite, si ha quando la materia non può essere oggetto, in modo assoluto, di funzione giurisdizionale, ma non quando vi è esercizio della giurisdizione in presenza di situazioni soggettive non tutelate dalla giurisdizione, perché qualificare un interesse come legittimo o di mero fatto è in realtà una questione di merito
D) Secondo le Sezioni unite, si ha quando l'esercizio della giurisdizione con invasione della sfera di competenza di un giudice appartenente ad un altro ordine

 

4 Indicare in cosa consiste l’eccesso di potere giurisdizionale:
A) L’«eccesso di potere giurisdizionale» si ha quando l'attività giurisdizionale travalica i propri limiti, ledendo le prerogative di altri poteri dello Stato (spettanti ad organi amministrativi, o legislativi, o costituzionali); si ritiene tuttavia che in tal caso vi sia anche difetto di potere giurisdizionale, con conseguente possibilità di sollevare la questione di giurisdizione
B) L’«eccesso di potere giurisdizionale» si ha quando l'attività giurisdizionale travalica i propri limiti, ledendo le prerogative di altri poteri dello Stato (spettanti ad organi amministrativi, o legislativi, o costituzionali), sicché vi è un conflitto tra i poteri dello Stato e l'organo competente a risolvere tale conflitto è la Corte costituzionale, con conseguente impossibilità di sollevare la questione di giurisdizione
C) L’«eccesso di potere giurisdizionale» si ha quando il giudice amministrativo invade la sfera di attribuzioni del giudice ordinario
D) L’«eccesso di potere giurisdizionale» si ha quando il giudice amministrativo invade la sfera di attribuzioni della Corte dei conti

 

5 Qualora le Sezioni unite riscontrino il difetto di giurisdizione da parte del Consiglio di Stato, possono annullare la sentenza di quest’ultimo e rinviare ad altra sezione del Consiglio di Stato perché adotti una nuova decisione sul merito:
A) Certamente no, perché se vi è difetto di giurisdizione ciò significa che il giudice amministrativo non poteva affatto giudicare la controversia
B) Certamente sì, atteso che la Cassazione può annullare con rinvio le sentenze impugnate, essendo questa l’essenza del giudizio cassatorio
C) In linea di principio no, perché se vi è difetto di giurisdizione ciò significa che il giudice amministrativo non poteva affatto giudicare la controversia; le Sezioni unite, tuttavia, in una recente sentenza hanno disposto per l’appunto l’annullamento di una sentenza del Consiglio di Stato per difetto di giurisdizione, rinviando però ad altra sezione del Consiglio di Stato per una nuova decisione del merito
D) In linea di principio no, a meno che non vi sia una domanda di parte in tal senso

 

6 L’art. 41 co. 1 c.p.c.prevede:
A) Finché la causa non sia decisa nel merito in primo grado, ciascuna parte può chiedere alle sezioni unite della corte di cassazione che risolvano le questioni di giurisdizione di cui all'articolo 37
B) Finché la causa non sia decisa in primo grado, ciascuna parte può chiedere alle sezioni unite della corte di cassazione che risolvano le questioni di giurisdizione di cui all'articolo 37
C) Ciascuna parte può, in qualsiasi stato e grado del giudizio, chiedere alle sezioni unite della corte di cassazione che risolvano le questioni di giurisdizione di cui all'articolo 37
D) Finché la causa non sia decisa in primo grado, ciascuna parte può chiedere alle sezioni unite della corte di cassazione che risolvano tutte le questioni di giurisdizione

 

7 L’art. 9 c.p.a. prevede:
A) Il difetto di giurisdizione è rilevato in primo grado anche d'ufficio. Nei giudizi di impugnazione è rilevato dal giudice di appello anche di ufficio
B) Il difetto di giurisdizione è rilevato in primo grado anche d'ufficio. Nei giudizi di impugnazione è rilevato se dedotto con specifico motivo avverso il capo della pronuncia impugnata che, in modo implicito o esplicito, ha statuito sulla giurisdizione
C) Il difetto di giurisdizione è rilevato in primo grado su eccezione di parte. Nei giudizi di impugnazione è rilevato se dedotto con specifico motivo avverso il capo della pronuncia impugnata che, in modo implicito o esplicito, ha statuito sulla giurisdizione
D) Il difetto di giurisdizione è rilevato in primo grado anche d'ufficio. Nei giudizi di impugnazione è rilevato se dedotto avverso il capo della pronuncia impugnata che, in modo implicito o esplicito, ha statuito sulla giurisdizione

 

8 L’art. 10 co. 2 c.p.a.prevede:
A) Nel giudizio sospeso possono essere chieste misure cautelari, ma il giudice non può disporle se non ritiene sussistente la propria giurisdizione
B) Nel giudizio sospeso non possono essere chieste misure cautelari
C) Nel giudizio sospeso possono essere chieste misure cautelari, che il giudice adito è tenuto a decidere anche se non ritiene sussistente la propria giurisdizione
D) Nel giudizio sospeso possono essere chieste misure cautelari, ma il giudice non può disporle anche se ritiene sussistente la propria giurisdizione

 

9 Il principio della cd. translatio judicii nel processo amministrativocomporta che:
A) Il g.a., quando dichiara il proprio difetto di giurisdizione, deve indicare il giudice nazionale, se esistente, che ne è (a suo giudizio) fornito
B) Se il ricorso è dichiarato inammissibile per difetto di giurisdizione, la parte ricorrente deve riproporre la domanda dinanzi al giudice ordinario ricominciando il giudizio da capo, senza alcun rimedio contro prescrizioni o decadenze eventualmente maturate
C) Quando la giurisdizione è declinata dal giudice amministrativo in favore di altro giudice nazionale o viceversa, ferme restando le preclusioni e le decadenze intervenute, sono fatti salvi gli effetti processuali e sostanziali della domanda se il processo è riproposto innanzi al giudice indicato nella pronuncia che declina la giurisdizione, entro il termine perentorio di tre mesi dal suo passaggio in giudicato
D) Quando la giurisdizione è declinata dal giudice amministrativo in favore di altro giudice nazionale o viceversa, ferme restando le preclusioni e le decadenze intervenute, sono fatti salvi gli effetti processuali e sostanziali della domanda se il processo è riproposto innanzi al giudice indicato nella pronuncia che declina la giurisdizione, entro il termine perentorio di sei mesi dal suo passaggio in giudicato

 

10 L’art. 5 c.p.c., secondo l’orientamento preferibile e prevalente dispone:
A) La giurisdizione si determina con riferimento alla legge vigente e allo stato di fatto esistente al momento della proposizione della domanda, e non hanno rilevanza rispetto ad esse i successivi mutamenti della legge o dello stato medesimo: sicché, qualora una legge sopravvenuta attribuisca la giurisdizione ad un giudice che, al momento della proposizione della domanda ne era privo, egli deve comunque dichiarare il proprio difetto di giurisdizione.
B) La giurisdizione si determina con riferimento alla legge vigente e allo stato di fatto esistente al momento della decisione, sicché sono rilevanti i mutamenti della legge o dello stato di fatto esistente al momento della proposizione della domanda
C) La giurisdizione si determina con riferimento alla legge vigente, ma non anche allo stato di fatto esistente, al momento della proposizione della domanda
D) La giurisdizione si determina con riferimento alla legge vigente e allo stato di fatto esistente al momento della proposizione della domanda, e non hanno rilevanza rispetto ad esse i successivi mutamenti della legge o dello stato medesimo: ma a tale principio si deroga qualora la controversia sia proposta dinanzi ad un giudice privo di giurisdizione ma, prima che egli l'abbia declinata, norme sopravvenute o mutamenti dello stato di fatto gli attribuiscono la giurisdizione