TEST di autovalutazione

1 La condizione necessaria per cui ci sia rischio è:
A) La presenza di un fenomeno antropico che danneggia un sistema antropico
B) La presenza di un fenomeno naturale che danneggia un sistema antropico
C) La presenza di un fenomeno naturale
D) La presenza di un fattore antropico

 

2 Il rischio sismico è:
A) La probabilità di osservare una perdita in una certa area a causa dell'occorrenza di un evento sismico
B) La probabilità di osservare una perdita in un certo intervallo di tempo a causa dell'occorrenza di un evento sismico
C) La probabilità di osservare una perdita in una certa area, in un certo intervallo di tempo a causa dell'occorrenza di un evento antropico
D) La probabilità di osservare una perdita in una certa area, in un certo intervallo di tempo a causa dell'occorrenza di un evento sismico

 

3 La conoscenza del catalogo dei terremoti è:
A) Fondamentale per la conoscenza del valore esposto
B) Essenziale per la conoscenza della vulnerabilità sismica
C) Fondamentale per la conoscenza della pericolosità sismica
D) Fondamentale per la conoscenza del rischio sismico

 

4 Il PSHA è un approccio di tipo:
A) Probabilistico
B) Statistico
C) Stocastico
D) Probabilistico-statistico

 

5 La prima fase per l'identificazione della pericolosità sismica consiste:
A) Nello studio della magnitudo dell'evento sismico
B) Nello studio del moto al suolo
C) Nel calcolo dei parametri a e b della legge di Guthenberg-Richter
D) Nella divisione della zona di studio in cui la sismicità è associata a faglie

 

6 La mappa della pericolosità sismica descrive:
A) La pericolosità sismica attraverso il parametro della mgnitudo
B) La pericolosità sismica attraverso il parametro dell'accelerazione massima attesa
C) La vulnerabilità di una zona sismica calcolata atttraverso lo scuotimento massimo
D) La pericolosità sismica in base al PSHA

 

7 Nell'ambito del progetto INGV-DPC S1:
A) Sono state costruite diverse mappe della pericolosità sismica
B) Sono state promulgate nuove norme per la definizione del rischio sismico
C) Sono stati ricercati nuovi approcci per la determinazione del moto al suolo
D) Sono state evidenziate nuove sorgenti di terremoti

 

8 La microzonazione consiste:
A) Nell'identificazione e nella caratterizzazione delle unità litologiche le cui risposte in caso di eventi sismici siano diverse
B) Nell'identificazione e nella caratterizzazione delle unità litologicheche non presentano risposte in caso di eventi sismici
C) Nell'identificazione e nella caratterizzazione delle unità litologiche le cui risposte in caso di eventi sismici siano simili
D) Nell'identificazione e nella caratterizzazione delle unità litologiche con stesse litologie

 

9 Le carte di microzonazione possono:
A) Essere vendute dagli enti
B) Essere utilizzate per fini strettamente geologici
C) Variare in funzione del dettaglio richiesto
D) Variare in funzione delle portate delle sorgenti

 

10 La vulnerabilità sismica permette di:
A) Effettuare stime sul valore esposto
B) Effettuare stime sulle perdite che si possono avere
C) Effettuare una stima delle grandezze fisiche coinvolte
D) Effettuare una stima del rischio sismico