TEST di autovalutazione

1 L’assessment in psicologia clinica si riferisce:
A) Al momento della somministrazione di test
B) Al momento dei colloqui psicologici
C) All’esame dei referti e della documentazione di un paziente
D) Alla raccolta e integrazione di dati nel processo di valutazione di una o più persone

 

2 L’obiettivo dell’assessment in psicologia clinica è:
A) Limitato alla diagnosi
B) Limitato ad individuare il trattamento più idoneo
C) Oltre alla diagnosi, individuare i fattori di rischio di un potenziale problema o le origini e le cause di un problema esistente
D) Oltre alla diagnosi, individuare le radici sociali e culturali del problema

 

3 L’assessment in psicologia clinica è composto da:
A) Uno o più colloqui, test
B) Somministrazione di test
C) Uno o più colloqui, test, esame di documentazione o referti di test o esami precedenti
D) Esame di documentazione o referti di test o esami precedenti

 

4 L’anamnesi in psicologia clinica è:
A) La storia personale, familiare e clinica del paziente
B) La definizione del problema del paziente
C) Le origini e le cause del problema del paziente
D) La scelta del trattamento più idoneo

 

5 L’esame obbiettivo in psicologia clinica è l’esame:
A) Delle origini e le cause del problema del paziente
B) Delle funzioni psichiche e del comportamento della persona ai colloqui o durante i test
C) Della storia personale, familiare e clinica del paziente
D) Del comportamento della persona in ambito familiare

 

6 L’obiettivo dello psicologo clinico che compie l’assessment è:
A) Focalizzarsi sui sintomi del paziente
B) Limitato a compiere la diagnosi del problema
C) Comprendere sintomi, caratteristiche, storia, evoluzione ed effetti del problema del paziente
D) Individuare le radici sociali e culturali del problema

 

7 Strumenti di valutazione standardizzati consentono:
A) Il flusso naturale dei processi di pensiero della persona
B) Valutazioni più personalizzate
C) Di comprendere l’unicità del problema
D) La raccolta di informazioni specifiche, come i sintomi o notizie storico-cliniche

 

8 Strumenti di valutazione non standardizzati consentono:
A) La raccolta di informazioni specifiche
B) Di focalizzarsi sui sintomi del paziente
C) Di comprendere l’unicità della persona e del suo problema
D) Di compiere confronti tra professionisti e studiosi di tutto il mondo

 

9 Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM) è:
A) Pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per classificare e diagnosticare la salute umana
B) Pubblicato dall’American Psychiatric Association per classificare e diagnosticare i disturbi psichici sia negli adulti che nei bambini
C) Pubblicato dalla European Psychiatric Association per classificare e diagnosticare i disturbi psichici nell’infanzia
D) Pubblicato dall’American Psychiatric Association per classificare e diagnosticare i problemi di salute generale dell’età adulta

 

10 Il DSM ha il vantaggio di:
A) Occuparsi della salute nel suo complesso
B) Evitare l’etichettamento dei pazienti
C) Utilizzare un linguaggio e criteri diversi a seconda della cultura di appartenenza
D) Utilizzare un linguaggio e criteri condivisi dalla comunità scientifica internazionale