TEST di autovalutazione |
TEST di autovalutazione |
1 | La norma UNI CEI ENV 13005 è la: | ||
A) | Guida all’espressione dell’incertezza di misura | ||
B) | Guida all'eliminazione dell'incertezza della misura | ||
C) | Guida all'esecuzione di misure esenti da incertezza | ||
D) | Guida per la calibrazione degli strumenti di misura |
2 | L'incertezza di misura determina: | ||
A) | L'ampiezza dell'intervallo di valori entro del quale la misura rappresenta la media | ||
B) | L'ampiezza dell'intervallo di valori entro il quale è ragionevolmente compresa la misura | ||
C) | La semiampiezza dell'intervallo di valori entro il quale è ragionevolmente compresa la misura | ||
D) | La frequenza delle osservazioni per le quali il valore non corrisponde esattamente al valor medio |
3 | Sono di categoria A: | ||
A) | Le incertezze non basate su distribuzioni di probabilità | ||
B) | Le incertezze valutate per mezzo dell’analisi statistica di serie di osservazioni | ||
C) | Le incertezze che determinano una qualità del processo che la norma colloca in Classe A | ||
D) | Le incertezze valutate con mezzi diversi dall’analisi statistica di serie di osservazioni |
4 | L'incertezza di categoria A viene assunta pari: | ||
A) | A sei volte lo scarto tipo sperimentale della media | ||
B) | Allo scarto tipo sperimentale della media | ||
C) | Alla varianza campionaria | ||
D) | A tre volte lo scarto tipo sperimentale |
5 | All'aumentare del numero N delle misurazioni effettuate è possibile: | ||
A) | Ottenere una riduzione dell’incertezza in ragione di un fattore pari al quadrato di N | ||
B) | Annullare l'incertezza di categoria A | ||
C) | Ottenere una riduzione dell’incertezza, che è espressa come la radice N-esima della varianza | ||
D) | Ottenere una tendenziale riduzione dell’incertezza in ragione di un fattore pari alla radice quadrata di N |
6 | L'incertezza di categoria B relativa alla variabile X si valuta: | ||
A) | In base ad un giudizio scientifico su tutte le informazioni utili sulla possibile variabilità di X | ||
B) | Applicando opportuni coefficienti all'incertezza di categoria A | ||
C) | Moltiplicando l'incertezza di categoria A per il fattore di copertura k | ||
D) | Dividendo l'incertezza di categoria A per il fattore di copertura k |
7 | L'incertezza globale si calcola come: | ||
A) | Sommatoria dei quadrati delle incertezze di categoria A e B | ||
B) | Radice quadrata della varianza campiionaria | ||
C) | Radice quadrata della sommatoria dei quadrati delle sole incertezze di categoria B | ||
D) | Radice quadrata della sommatoria dei quadrati delle incertezze di categoria A e B |
8 | L'incertezza estesa si calcola: | ||
A) | Come la radice quadrata della sommatoria dei quadrati delle incertezze di categoria A e B | ||
B) | Dividendo l'incertezza per il fattore di copertura k | ||
C) | Moltiplicando l'incertezza per il fattore di copertura k | ||
D) | Applicando opportuni coefficienti all'incertezza di categoria A |
9 | Gli errori casuali: | ||
A) | Sono responsabili della variabilità dei valori misurati intorno ad un certo valor medio a parità di condizioni sperimentali | ||
B) | Determinano variazioni occasionali dei valori misurati, che non vanno tenute in conto nella valutazione dell'incertezza | ||
C) | Producono una modifica prevedibile della misura reale della grandezza, sempre per difetto, o sempre per eccesso | ||
D) | Sono la tipica conseguenza di un errore di taratura dello strumento di misura |
10 | Gli errori sistematici: | ||
A) | Sono responsabili della distribuzione densità di probabilità di tipo gaussiano delle osservazioni | ||
B) | Sono costanti in entità e mantengono lo stesso segno | ||
C) | Amplificano l'incertezza moltiplicandola per il fattore di copertura k | ||
D) | Contrastano gli errori casuali, attenuando l'incertezza di misura | ||