TEST di autovalutazione

1 La "Motivazione ad apprendere" si definisce come:
A) Il sentirsi efficace nelle interazioni con l’ambiente e nell’evolvere le proprie capacità
B) Il desiderio dei partecipanti di interiorizzare i contenuti del programma formativo
C) La tendenza umana a cercare, trovare e superare le sfide quando si sviluppano le proprie capacità
D) La convinzione di una persona di poter apprendere con successo i contenuti di un programma di formazione

 

2 L' "Auto-efficacia" si definisce come:
A) La convinzione di una persona di poter apprendere con successo i contenuti di un programma di formazione
B) Le convinzioni circa le proprie capacità di organizzare ed eseguire le sequenze di azioni necessarie per produrre determinati risultati
C) La consapevolezza di essere capace di dominare specifiche attività, situazioni o aspetti del proprio funzionamento psicologico o sociale
D) La percezione che abbiamo di noi stessi di sapere di essere in grado di fare, sentire, esprimere, essere o divenire qualcosa

 

3 Tra le competenze di base, le capacità che meglio delle altre si collegano al successo nelle prestazioni lavorative in qualsiasi mansione sono:
A) Le abilità di comprensione verbale
B) Le abilità di scrittura
C) Le abilità di lettura
D) Le abilità cognitive

 

4 Le "Comunità di pratica" si definisce come:
A) Gruppi di dipendenti che lavorano assieme, apprendono l’uno dall’altro e collaborano nel raggiungere gli obiettivi prefissati
B) Gruppi sociali aventi l'obiettivo di produrre conoscenza organizzata e di qualità, alla quale ogni membro ha libero accesso
C) Un’aggregazione informale di attori che, nelle organizzazioni, si costituiscono spontaneamente attorno a pratiche di lavoro comuni sviluppando solidarietà organizzativa sui problemi, condividendo scopi, saperi pratici, significati, linguaggi
D) Gruppi di persone tenuti assieme in modo informale da una comune attività e da ciò che hanno appreso a seguito di tale coinvolgimento

 

5 L' "applicabilità della formazione" si definisce come:
A) La caratteristica di praticabilità intrinseca e variabile delle iniziative formaative
B) Il tasso di ritorno sull'investimento di una iniziativa formativa
C) L’effettivo utilizzo delle conoscenze, delle competenze e dei comportamenti appresi in formazione sul lavoro
D) La motivazione del singolo nell'utilizzo delle conoscenze, delle competenze e dei comportamenti appresi in formazione sul lavoro

 

6 Il "Clima formativo" si definisce come:
A) L'insieme delle variabili che definiscono il contesto entro cui si svolge la relazione formativa
B) L’insieme delle percezioni dei discenti riguardo i molteplici aspetti del contesto lavorativo che facilitano o inibiscono l’utilizzo delle competenze acquisite in formazione
C) La dinamica relazionale che si viene a determinare tra il docente e i discenti e alle modalità di gestione di tale dinamica
D) La predisposizione del setting formativo entro cui agire l’azione formativa

 

7 Un "Piano di azione" si definisce come:
A) Un documento, che può essere approvato con diversi gradi di formalizzazione, nel quale si individuano le azioni per la messa in pratica che i discenti dovranno attuare per raggiungere gli obiettivi formativi
B) L’individuazione di atteggiamenti, programmi, impegni, azioni concrete, scadenzate, volte alla realizzazione materiale dell'obiettivo formativo
C) Un’assunzione di responsabilità dei discenti nell’individuare una o più mosse possibili da fare per il raggiungimento del loro obiettivo formativo
D) Un documento che riassume le azioni che i manager e di dipendenti intraprenderanno per garantire la messa in pratica di quanto appreso durante la formazione

 

8 Il' "Knowledge Management" si definisce come:
A) Il processo di miglioramento delle prestazioni aziendali attraverso la progettazione e l’impiego di strumenti, processi e culture mirati a migliorare la creazione, la condivisione e l’uso della conoscenza
B) L'insieme di strategie e metodi per identificare, raccogliere, sviluppare, conservare e rendere accessibile la conoscenza delle persone che fanno parte di una organizzazione
C) Gestione del sapere interno ad un’organizzazione, inteso quale insieme di strategie, pratiche, esperienze e processi aziendali e individuali, espliciti ed impliciti
D) L’insieme di strategie e processi tese ad acquisire, creare, condividere e rendere utilizzabile la conoscenza necessaria al raggiungimento degli obiettivi della mission aziendale

 

9 Lo svantaggio principale dell’apprendimento a distanza è:
A) L'instabilità dei sistemi di webcasting o videoconferenza
B) La potenziale mancanza di interazione tra il docente e i discenti
C) La scarsa percezione di valore aggiunto in coerenza con il risparmio di costi consentito da questa modalità
D) La potenziale criticità generata dai diversi fusi orari dei luoghi dai quali partecipano i discenti

 

10 L’ "Apprendimento personalizzato" si definisce come:
A) Adattare gli ambienti, i percorsi e gli approcci formativi ai bisogni, alle potenzialità e alle aspettative dei singoli individui che apprendono
B) L'approccio nel quale viene data la possibilità di scegliere liberamente tra le attività formative a catalogo proposte al fine di migliorare la propria professionalità in modo completo
C) Offrire opportunità di accesso individualizzate (anche in asincrono) ai discenti, attraverso l’utilizzo di piattaforme informatiche integrate che consentono di scaricare dei materiali e di utilizzarli, per poi comunicare via e-mail o anche in modo interattivo
D) Il metodo che pone il discnte al centro del processo di apprendimento e che si realizza attraverso attività di definizione e risoluzione di problemi