TEST di autovalutazione

1 Domanda - finisce sempre con : e inizia con lettera maiuscola:
A) Risposta - Inizia sempre con lettera maiuscola e non prevede alcuna punteggiatura alla fine (non inserire . ; : ecc)
B) Risposta - Inizia sempre con lettera maiuscola e non prevede alcuna punteggiatura alla fine (non inserire . ; : ecc)
C) Risposta - Inizia sempre con lettera maiuscola e non prevede alcuna punteggiatura alla fine (non inserire . ; : ecc)
D) Risposta - Inizia sempre con lettera maiuscola e non prevede alcuna punteggiatura alla fine (non inserire . ; : ecc)

 

2 Nel caso Barbulescu:
A) E' stato ritenuto prevalente il diritto alla riservatezza del lavoratore
B) E' stato ritenuto prevalente il diritto al controllo delle comunicazioni da parte del datore di lavoro
C) La Grand Chambre ha confermato la decisione precedente
D) Il concetto di "vita privata" non è stato considerato estendibile anche alla vita lavorativa

 

3 Nel caso Casado Coca:
A) Il diritto alla pubblicizzazione della attività del lavoratore è stato ritenuto assoluto e privo di limiti
B) E' stato ritenuto che la pubblicità professionale potesse essere limitata in presenza di interessi pubblici qualificati, pur costituendo esercizio di libertà di manifestazione del pensiero
C) La pubblicità professionale è stata ritenuta al di fuori dell'ambito di applicabilità dell'art. 10 CEDU
D) La pubblicità professionale non è stata ritenuta meritevole di tutela

 

4 La Corte di Cassazione, nella sentenza 14862/2017:
A) Ha ritenuto che i dati di traffico fossero dati sensibili
B) Non ha ritenuto i comportamenti accessori alla prestazione di lavoro come rientranti nel dovere di diligenza di cui all'art. 2104 c.c.
C) Ha ritenuto i comportamenti accessori alla prestazione di lavoro come rientranti nell'ambito di cui all'art. 2104 c.c.
D) Ha ribaltato la decisione dei giudici di merito

 

5 La Corte di Cassazione, nella sentenza 13057/2016:
A) Ha ritenuto che per "sistema informatico" dovesse intendersi quello complessivo aziendale, cui avevano accesso tutti i dipendenti
B) Non ha dato particolare rilievo alla presenza della password a tutela della casella di posta elettronica
C) Ha definito la casella email come uno "spazio di memoria" riservato e inaccessibile a terzi
D) Non ha ritenuto configurabile il reato di cui all'art. 615 ter c.p.

 

6 L'uso dei social network da parte dei dipendenti di un'azienda:
A) E' in ogni caso vietato
B) Può essere concesso anche in orario lavorativo se non si esprimono opinioni che danneggiano l'azienda datrice di lavoro
C) E' concesso per i dipendenti privati ma non per quelli pubblici
D) Deve essere sempre autorizzato dai responsabili delle risorse umane

 

7 La Corte di Cassazione, nella sentenza 10955/2015:
A) Non ha ritenuto integrati i presupposti del licenziamento per giusta causa
B) Non ha ritenuto che la creazione di un falso profilo Facebook ai fini di sorveglianza dei dipendenti costituisse per il datore di lavoro una violazione dell'art. 4 l.300/1970
C) Ha ritenuto che la creazione di un fa
D) Ha ribaltato la decisione della Corte d'Appello competente

 

8 Il Tribunale di Ivrea, con ordinanza del 28 gennaio 2015, n. 1008:
A) Ha dato rilevanza all'aspetto psicologico del gesto e al tempo trascorso prima della cancellazione del post offensivo
B) Non ha dato rilevanza all'aspetto psicologico del gesto e al tempo trascorso prima della cancellazione del post offensivo
C) Non ha dato rilevanza alla visibilità "massima" del post offensivo
D) Ha ritenuto sproporzionata la sanzione del licenziamento comminata al dipendente

 

9 L'attività investigativa del datore di lavoro:
A) Può essere rivolta a verificare l'attendibilità della certificazione medica prodotta dal lavoratore, entro certi limiti
B) E' competenza esclusiva della funzione Internal Audit, ove presente
C) E' limitata alle sole condotte in azienda
D) Necessita sempre della previa autorizzazione dei sindacati

 

10 Il dipendente che abbia pubblicato su un social networks dei contenuti di incitamento all'odio razziale verso una sua collega:
A) Non è mai perseguibile da parte del datore di lavoro, in quanto non ha espresso dei contenuti diffamatori verso la realtà lavorativa
B) E' perseguibile dal datore di lavoro solo se l'accesso al social network è stato effettuato tramite strumenti elettronici aziendali
C) E' perseguibile dal datore di lavoro solo se ha pubblicato i contenuti durante l'orario di lavoro
D) E' perseguibile disciplinarmente da parte del datore di lavoro