TEST di autovalutazione

1 In ambito di rapporto di lavoro subordinato, stabilisce la dipendenza gerarchica dei collaboratori all'imprenditore:
A) L'art. 7 della Legge 20 maggio 1970, n. 300 recante “Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell'attività sindacale, nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento” (cd. Statuto dei Lavoratori)
B) L'art. 55 bis del Testo Unico Pubblico Impiego (TUPI) “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”
C) L’art. 2086 del Codice Civile
D) L'art 18 della Legge 20 maggio 1970, n. 300 recante “Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell'attività sindacale, nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento” (cd. Statuto dei Lavoratori)

 

2 Nel pubblico impiego, l'art. 55 comma 2 del TUPI dispone che ai rapporti di lavoro:
A) Si applica l'art. 7 della Legge 300/1970 (Statuto dei Lavoratori)
B) Si applica l'art. 2106 del Codice Civile
C) Si applica l'art. 55 bis del TUPI
D) Si applica l'art. 18 della Legge 300/1970 (Statuto dei Lavoratori)

 

3 L'obbligo di fedeltà del prestatore di lavoro:
A) E' un principio generale che può essere oggetto di condivisione tra le parti al momento dell'assunzione
B) E' stabilito dall'art. 7 della Legge 20 maggio 1970, n. 300 recante “Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell'attività sindacale, nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento” (cd. Statuto dei Lavoratori)
C) E' stabilito dall'art. 2104 del Codice Civile
D) E' stabilito dal'art. 2105 del Codice Civile

 

4 L'inadempimento contrattuale del dipendente:
A) E' solo fonte di responsabilità disciplinare
B) E' fonte di responsabilità disciplinare e, nel caso, può anche essere fonte di responsabilità civile, responsabilità penale e, in ambito di pubblico impiego, pure di eventuale responsabilità amministrativo-contabile per danno erariale e di responsabilità dirigenziale (per il solo personale dirigenziale)
C) Non è mai fonte di responsabilità civile
D) Può essere soltanto fonte di responsabilità disciplinare e mai di responsabilità civile o penale

 

5 Secondo giurisprudenza di legittimità, le sanzioni disciplinari:
A) Hanno funzione punitiva in quanto assimilabili a quelle penali
B) Hanno funzione risarcitoria
C) Hanno funzione di diffidare dal compimento di ulteriori violazioni (funzione preventiva)
D) Non sono ammesse dalla legge

 

6 L'esercizio del potere disciplinare da parte del datore di lavoro:
A) Non è sottoposto a particolari norme di legge
B) E' sottoposto esclusivamente alle linee guida aziendali stabilite dal datore di lavoro
C) E' sottoposto alle regole concordate tra daore di lavoro e dipendente al momento dell'assunzione
D) E' sottoposto a regole predeterminate ed a precise norme di legge

 

7 Le norme che regolamentano l'esercizio del potere disciplinare del datore di lavoro:
A) Sono contenute nella Legge 20 maggio 1970, n. 300 (cd. Statuto dei Lavoratori) e, nel caso del pubblico impiego, anche nel Testo Unico del Pubblico Impiego (TUPI)
B) Sono contenute unicamente nel Codice Civile
C) Sono contenute solamente nel CCNL di riferimento
D) Sono contenute esclusivamente nei Regolamenti Interni Aziendali

 

8 Le norme disciplinari relative alle sanzioni, alle infrazioni in relazione alle quali ciascuna di esse può essere applicata ed alle procedure di contestazione delle stesse:
A) Devono essere custodite con riserbo dal responsabile di struttura in cui il dipendente presta il proprio lavoro
B) Devono essere portate a conoscenza dei lavoratori mediante affissione in luogo accessibile a tutti
C) Devono essere portate a conoscenza del lavoratore mediante recapito al suo domicilio di lettera raccomandata a/r
D) Non devono essere portate a conoscenza dei lavoratori mediante affissione in luogo accessibile a tutti

 

9 L'art. 7 della Legge 300/1970 dispone che:
A) Il datore di lavoro può adottare i provvedimenti disciplinari nei confronti del lavoratore senza avergli preventivamente contestato l'addebito
B) Il datore di lavoro può adottare i provvedimenti disciplinari nei confronti del lavoratore senza averlo sentito a sua difesa anche se richiesto dal dipendente
C) Il datore di lavoro non può adottare alcun provvedimento disciplinare nei confronti del lavoratore senza avergli preventivamente contestato l'addebito e senza averlo sentito a sua difesa
D) Il datore di lavoro può adottare il provvedimento disciplinare nei confronti del lavoratore senza avergli preventivamente contestato l'addebito e senza averlo sentito a sua difesa

 

10 Nel pubblico impiego, l'esercizio dell'azione disciplinare del datore di lavoro è regolato:
A) Dal Testo Unico del Pubblico Impiego (TUPI) e dalla Legge 20 maggio 1970, n. 300 (cd. Statuto dei Lavoratori)
B) Unicamente dalla Legge 300/1970 (Statuto dei Lavoratori)
C) Dalle norme del Codice Civile
D) Unicamente dalle norme del Codice Disciplinare