TEST di autovalutazione

1 Il principio di distinzione vieta:
A) Di ricevere attacchi contro la popolazione militare o obiettivi militari, imponendo di dirigere la violenza solo contro coloro che partecipano alle ostilità e contro gli obiettivi civili
B) Di sferrare attacchi contro la popolazione civile o obiettivi civili, ma senza imporre di dirigere la violenza solo contro coloro che partecipano alle ostilità e contro gli obiettivi militari
C) Di sferrare attacchi contro la popolazione civile o obiettivi civili, imponendo di dirigere la violenza solo contro coloro che partecipano alle ostilità e contro gli obiettivi militari
D) Di ricevere attacchi contro la popolazione sanitaria o obiettivi sanitari, imponendo di dirigere la violenza solo contro coloro che non partecipano alle ostilità e non contro obiettivi militari

 

2 Il principio di umanità proibisce:
A) L’uso di mezzi e metodi di guerra diretti a causare (ai civili) sofferenze eccessive e mali superflui
B) L’uso di mezzi e metodi di guerra diretti a causare (al personale sanitario) sofferenze eccessive e mali superflui
C) L’uso di mezzi e metodi di guerra diretti a causare (al personale amministrativo) sofferenze eccessive e mali superflui.
D) L’uso di mezzi e metodi di guerra diretti a causare (ai combattenti) sofferenze eccessive e mali superflui

 

3 Il principio della necessità militare giustifica:
A) L’impiego della violenza oltre il fine di assicurare la sottomissione del nemico ma con il minimo dispendio di risorse umane ed economiche
B) L’impiego della violenza al solo fine di assicurare la sottomissione del nemico ma con il minimo dispendio di risorse umane ed economiche
C) L’impiego della violenza oltre il fine di assicurare la sottomissione del nemico anche oltre il normale dispendio di risorse umane ed economiche
D) L’impiego della violenza al solo fine di assicurare l’annientamento del nemico e senza considerare il dispendio di risorse umane ed economiche

 

4 Il principio di proporzionalità proibisce:
A) Gli attacchi indiscriminati, ossia in violazione del principio di distinzione, e che causano perdite di vite civili e danni a obiettivi civili eccessivi in relazione al vantaggio militare
B) Gli attacchi indiscriminati, ossia in violazione del principio di precauzione, e che causano perdite di vite militari e danni a obiettivi militari eccessivi in relazione al vantaggio militare
C) Gli attacchi indiscriminabili, ossia in violazione del principio di omogeneizzazione, e che causano perdite di vite civili e danni a obiettivi civili eccessivi in relazione al vantaggio economico
D) Gli attacchi evitabili, ossia in violazione del principio di frammentazione, e che causano perdite di vite civili e danni a obiettivi militari eccessivi in relazione al vantaggio finanziario

 

5 Nella Dichiarazione di San Pietroburgo del 1868, il principio di umanità è articolato in diverse componenti, tra i quali è previsto:
A) Alleviare i danni provocati dalla guerra; è sufficiente rendere temporaneamente inabili alla lotta il maggior numero di nemici; l’uso di quelle armi è contrario alle leggi di umanità
B) Alleviare i danni provocati dalla guerra; non è sufficiente rendere temporaneamente inabili alla lotta il maggior numero di nemici; l’uso di quelle armi non è contrario alle leggi di umanità
C) Alleviare i danni provocati dalla guerra; è insufficiente rendere temporaneamente abili alla lotta il maggior numero di nemici; l’uso di tutte le armi è contrario alle leggi di proporzionalità
D) Alleviare i danni provocati dalla carestia; è sufficiente rendere temporaneamente abili alla lotta il maggior numero di combattenti; l’uso di quelle armi è contrario alle leggi di precarietà

 

6 In virtù dell’art. 48 del I Protocollo del 1977, le Parti in conflitto dovranno fare:
A) Distinzione fra la popolazione militare ed i combattenti e dirigere le operazioni solo contro obiettivi civili
B) Distinzione fra la popolazione civile e i combattenti e dirigere le operazioni soltanto contro obiettivi militari
C) Distinzione fra la popolazione civile ed i non combattenti e dirigere le operazioni solo contro obiettivi umanitari
D) Distinzione fra la popolazione militare ed i combattenti e dirigere le operazioni soltanto contro obiettivi ministeriali

 

7 Nel principio di proporzionalità la valutazione del danno va fatta:
A) Caso per caso, e implica una valutazione della ragionevolezza delle decisioni assunte dai comandi militari ai diversi livelli in relazione alla soluzione del problema operativo
B) Caso per caso, ma non implica una valutazione della ragionevolezza delle decisioni assunte dai comandi militari ai diversi livelli in relazione alla soluzione del problema operativo
C) Caso per caso, e implica una valutazione della irragionevolezza delle decisioni assunte dai governanti in relazione alla soluzione del problema operativo
D) Caso per caso, e implica una valutazione della ragionevolezza delle decisioni evitate dai comandi militari ed umanitari ai diversi livelli in relazione alla soluzione del problema teorico

 

8 L’effetto cumulativo di una pluralità di attacchi, provocando perdite e danni che aggregati risultano eccessivi:
A) Non è contrario al principio di umanità
B) È contrario al principio di umanità
C) È parzialmente contrario al principio di umanità
D) È a volte contrario al principio di umanità

 

9 Secondo il principio di precauzione i belligeranti devono adottare le misure praticabili per evitare i danni collaterali:
A) Sia in fase concettuale che condotta sia da chi pianifica un attacco che da chi lo conduce materialmente
B) Sia in fase ascendente che discendente del conflitto
C) Sia in fase teorica che pratica sia da chi progetta una resa che da chi la sigla materialmente
D) Sia in fase concettuale che condotta sia da chi pianifica una cessione di territorio che da chi lo vende

 

10 In acque neutrali (le acque interne, le acque territoriali e le acque arcipelagiche degli Stati neutrali):
A) Non sono vietate le azioni ostili
B) Sono vietate le azioni ostili
C) Sono parzialmente vietate le azioni ostili
D) Sono vietate le azioni cordiali