TEST di autovalutazione

1 Inizialmente, l’obiettivo delle forme di certificazione delle competenze professionale era:
A) Quello di dotare le persone di forme di certificazione derivanti dalle proprie disposizioni di personalità
B) Quello di dotare le persone di forme di certificazione derivanti dalle capacitò apprese durante il percorso di vita
C) Quello di dotare le persone di forme di certificazione derivanti dall’attività professionale o comunque maturate sul luogo di lavoro
D) Quello di dotare le persone di forme di certificazione derivanti dall’attività formativa

 

2 Quale non era uno degli scopi dichiarati delle certificazioni:
A) Superare i limiti dei sistemi di certificazione
B) Abbattere le barriere per l’accesso a nuovi lavori ed a trasferimenti fra gli stessi
C) Rendere più agevole il colloquio di lavoro per un'occupazione
D) Sostituirsi in questo campo a sistemi di valutazione e certificazione inefficaci perché basati su test di conoscenza e non su prove di competenza

 

3 Il modello inglese:
A) Prevede che si possa richiedere la certificazione di competenze esercitate in attività del passato o anche di pezzi di formazione conseguiti in patria ed ultimamente anche all’estero
B) Prevede la certificazione principalmente delle attività e delle competenze esercitate sull’attuale luogo di lavoro
C) Prevede la limitazione del controllo alle autodichiarazioni, sia pure impegnative e minuziose, non richiede obbligatoriamente l’attestazione del datore di lavoro e, nella sua ultima versione, prevede teoricamente la possibilità di un rilascio completo del diploma senza alcuna forma di colloquio o esame
D) Prevede che la certificazione si possa conseguire un organico ed esistente titolo di studio, e solo all’interno di questa logica il riconoscimento di pezzi di conoscenze e competenze ha una sua validità

 

4 La certificazione inglese:
A) Prevede che si possa richiedere la certificazione di competenze esercitate in attività del passato o anche di pezzi di formazione conseguiti in patria ed ultimamente anche all’estero
B) Prevede la limitazione del controllo alle autodichiarazioni, sia pure impegnative e minuziose, non richiede obbligatoriamente l’attestazione del datore di lavoro e, nella sua ultima versione, prevede teoricamente la possibilità di un rilascio completo del diploma senza alcuna forma di colloquio o esame
C) Prevede il riconoscimento di moduli parziali con contenuti strettamente legati al mondo del lavoro non necssariamente riconducibili ad un quadro unitario
D) Prevede che la certificazione si possa conseguire un organico ed esistente titolo di studio, e solo all’interno di questa logica il riconoscimento di pezzi di conoscenze e competenze ha una sua validità

 

5 Lo scopo della NCVQ era:
A) Superare le debolezze del sistema di certificazione creando un quadro di riferimento delle qualifiche professionali a partire dalle competenze legate al lavoro, chiaramente definite ed utilizzabili in modo accorpato e flessibile
B) Il lavoro produce saperi e competenze e che questi possono essere presi in considerazione ai fini della certificazione, al pari di quelli che risultano dalla formazione
C) Il lavoro produce saperi e competenze e che questi possono essere presi in considerazione ai fini della certificazione, che dà una forte spinta motivazionale ad entrare in processi di formazione continua
D) Raddoppiare la qualificazione certificata della popolazione attiva; a giudizio degli estensori della norma la chiave d’accesso per la formazione degli adulti è la validazione, che dà una forte spinta motivazionale ad entrare in processi di formazione continua.

 

6 Nel programma programma NQVs il verificatore esterno è:
A) Responsabile di assicurarsi che la valutazione, compresa la sua programmazione, sia realizzata conformemente ai referenziali. Egli assicura che i candidati siano coscienti delle esigenze del programma, negozia un piano di valutazione con ogni candidato, interpreta i referenziali, identifica le prove valide e sufficienti per ogni elemento, giudica le prove, identifica gli scarti delle prove, sostiene i candidati e dà loro feed-back, provvede alla archiviazione delle testimonianze di competenza
B) Un esperto del campo nel quale certifica il candidato, è il rappresentante di un organismo abilitato a rilasciare certificazioni. Assicura che l’insieme dei centri sotto la sua responsabilità mantengano lo stesso livello di qualità internazionale richiesto dai processi di valutazione
C) Colui che fornisce testimonianze, per esempio che il candidato abbia realizzato uno o alcuni compiti al livello richiesto dai referenziali, dà delle prove supplementari o le autentica
D) Responsabile per il centro del controllo qualità dei programmi NQVs. Lavora in collaborazione con i valutatorii per verificare che le procedure di valutazione siano attivate correttamente e sistematicamente

 

7 Nel programma programma NQVs il valutatore è:
A) Responsabile di assicurarsi che la valutazione, compresa la sua programmazione, sia realizzata conformemente ai referenziali. Egli assicura che i candidati siano coscienti delle esigenze del programma, negozia un piano di valutazione con ogni candidato, interpreta i referenziali, identifica le prove valide e sufficienti per ogni elemento, giudica le prove, identifica gli scarti delle prove, sostiene i candidati e dà loro feed-back, provvede alla archiviazione delle testimonianze di competenza
B) Responsabile per il centro del controllo qualità dei programmi NQVs. Lavora in collaborazione con i verificatori per verificare che le procedure di valutazione siano attivate correttamente e sistematicamente
C) Un esperto del campo nel quale certifica il candidato, è il rappresentante di un organismo abilitato a rilasciare certificazioni. Assicura che l’insieme dei centri sotto la sua responsabilità mantengano lo stesso livello di qualità internazionale richiesto dai processi di valutazione
D) Colui che fornisce testimonianze, per esempio che il candidato abbia realizzato uno o alcuni compiti al livello richiesto dai referenziali, dà delle prove supplementari o le autentica

 

8 I presupposti del VAP sono:
A) Superare le debolezze del sistema di certificazione creando un quadro di riferimento delle qualifiche professionali a partire dalle competenze legate al lavoro, chiaramente definite ed utilizzabili in modo accorpato e flessibile
B) Il lavoro produce saperi e competenze e che questi possono essere presi in considerazione ai fini della certificazione, che dà una forte spinta motivazionale ad entrare in processi di formazione continua
C) Raddoppiare la qualificazione certificata della popolazione attiva; a giudizio degli estensori della norma la chiave d’accesso per la formazione degli adulti è la validazione, che dà una forte spinta motivazionale ad entrare in processi di formazione continua
D) Il lavoro produce saperi e competenze e che questi possono essere presi in considerazione ai fini della certificazione, al pari di quelli che risultano dalla formazione

 

9 La finalità dichiarata della VAE (Validation des Acquis de l’Experience) è:
A) Superare le debolezze del sistema di certificazione creando un quadro di riferimento delle qualifiche professionali a partire dalle competenze legate al lavoro, chiaramente definite ed utilizzabili in modo accorpato e flessibile
B) Il lavoro produce saperi e competenze e che questi possono essere presi in considerazione ai fini della certificazione, al pari di quelli che risultano dalla formazione
C) Il lavoro produce saperi e competenze e che questi possono essere presi in considerazione ai fini della certificazione, che dà una forte spinta motivazionale ad entrare in processi di formazione continua
D) Raddoppiare la qualificazione certificata della popolazione attiva; a giudizio degli estensori della norma la chiave d’accesso per la formazione degli adulti è la validazione, che dà una forte spinta motivazionale ad entrare in processi di formazione continua

 

10 In Francia è giunto nella seconda metà degli Anni Novanta il sistema:
A) CQP
B) NVQs
C) VAE
D) VAP