TEST di autovalutazione |
TEST di autovalutazione |
1 | Con il termine infarto: | ||
A) | Si indica una lesione anatomica dovuta alla cessata o marcatamente ridotta irrorazione sanguigna di un tessuto che, pertanto, risulta privato di ossigeno e di fattori nutrizionali | ||
B) | Si indica una lesione anatomica dovuta alla aumentata irrorazione sanguigna di un tessuto che, pertanto, risulta privato di ossigeno e di fattori nutrizionali | ||
C) | Si indica una lesione anatomica dovuta alla aumentata irrorazione sanguigna di un tessuto che, pertanto, risulta carico di ossigeno e di fattori nutrizionali | ||
D) | Si indica una lesione anatomica dovuta alla cessata o marcatamente ridotta irrorazione sanguigna di un tessuto che, pertanto, risulta carico di ossigeno e di fattori nutrizionali |
2 | L'infarto si verifica in seguito: | ||
A) | A coagulazione del sangue nell’interno di un’arteria (trombosi), alla presenza di un embolo che determini l’ostruzione del vaso (embolia), o a prolungato rilassamento di un vaso arterioso terminale (vasospasmo) | ||
B) | A coagulazione del sangue nell’interno di un’arteria (trombosi), alla presenza di un embolo che determini l’ostruzione del vaso (embolia), o a prolungata costrizione di un vaso arterioso terminale (vasospasmo) | ||
C) | A fluidificazione del sangue nell’interno di un’arteria (trombosi), alla presenza di un embolo che determini l’ostruzione del vaso (embolia), o a prolungato rilassamento di un vaso arterioso terminale (vasospasmo) | ||
D) | A fluidificazione del sangue nell’interno di un’arteria (trombosi), alla presenza di un embolo che determini l’ostruzione del vaso (embolia), o a prolungata costrizione di un vaso arterioso terminale (vasospasmo) |
3 | L'infarto del miocardio: | ||
A) | L’infarto del miocardico predilige i soggetti in età giovanile, e con fattori di rischio cardiovascolare, tra cui l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito, l’ipercolesterolemia, l’obesità, il fumo di sigaretta, la familiarità per cardiopatia ischemica | ||
B) | L’infarto del miocardico predilige i soggetti in età matura o presenile, e con fattori di rischio cardiovascolare, tra cui l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito, l’ipercolesterolemia, l’obesità, il fumo di sigaretta, la familiarità per cardiopatia ischemica | ||
C) | L’infarto del miocardico predilige i soggetti in età matura o presenile, e con fattori di rischio cardiovascolare, tra cui l’ipotensione arteriosa, il diabete mellito, l’ipercolesterolemia, l’obesità, il fumo di sigaretta, la familiarità per cardiopatia ischemica | ||
D) | L’infarto del miocardico predilige i soggetti in età matura o presenile, e con fattori di rischio cardiovascolare, tra cui l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito, l’ipocolesterolemia, l’obesità, il fumo di sigaretta, la familiarità per cardiopatia ischemica |
4 | Secondo le statistiche: | ||
A) | La cardiopatia ischemica è la prima causa di morte in Italia, rendendo conto del 28% di tutte le morti, mentre gli accidenti cerebrovascolari sono al terzo posto con il 13%, dopo i tumori | ||
B) | La cardiopatia ischemica è la prima causa di morte in Italia, rendendo conto del 3% di tutte le morti, mentre gli accidenti cerebrovascolari sono al terzo posto con il 1%, dopo i tumori | ||
C) | La cardiopatia ischemica è la prima causa di morte in Italia, rendendo conto del 3% di tutte le morti, mentre gli accidenti cerebrovascolari sono al terzo posto con il 1%, prima dei tumori | ||
D) | La cardiopatia ischemica è la seconda causa di morte in Italia, rendendo conto del 3% di tutte le morti, mentre gli accidenti cerebrovascolari sono al terzo posto con il 1%, prima dei tumori |
5 | Nella carta del rischio: | ||
A) | Una volta individuata la tabella adeguata in base alla circonferenza vita e alla presenza o meno di diabete e abitudine al fumo, si ricerca la casellina corrispondente ai propri valori di colesterolemia (in mg/dL o in mmol/L) e pressione arteriosa sistolica (mmHg) | ||
B) | Una volta individuata la tabella adeguata in base al sesso, al decennio d'età e alla presenza o meno di diabete e abitudine al fumo, si ricerca la casellina corrispondente ai propri valori di colesterolemia (in mg/dL o in mmol/L) e pressione arteriosa sistolica (mmHg) | ||
C) | Una volta individuata la tabella adeguata in base al peso, al decennio d'età e alla presenza o meno di diabete e abitudine al fumo, si ricerca la casellina corrispondente ai propri valori di colesterolemia (in mg/dL o in mmol/L) e pressione arteriosa sistolica (mmHg) | ||
D) | Una volta individuata la tabella adeguata in base al peso, al decennio d'età e alla presenza o meno di diabete e abitudine al fumo, si ricerca la casellina corrispondente ai propri valori di glicemia e pressione arteriosa sistolica (mmHg) |
6 | Trai fattori di rischio non c'è: | ||
A) | L'abitudine al fumo e lo stress | ||
B) | La menopausa precoce e la dieta inadeguata | ||
C) | L'abuso di alcol e droghe e la sedentarietà | ||
D) | Il deficit di cortisolo e l'aumento di colesterolo LDL |
7 | Tra le condizioni che determinano un aumento di colesterolo non c'è: | ||
A) | Ipertiroidismo e stati febbrili | ||
B) | Sindrome nefrosica | ||
C) | Disfunzione epatica | ||
D) | Ipotiroidismo e diabete |
8 | La circonferenza addominale: | ||
A) | Si valuta con un comune nastro metrico, non elastico, posizionato a livello della vita, secondo un piano orizzontale parallelo al pavimento e valori superiori a 104 cm nell'uomo e ad 90 cm nella donna sono associati ad un "rischio accentuato" | ||
B) | Si valuta con un comune nastro metrico, non elastico, posizionato a livello della vita, secondo un piano orizzontale parallelo al pavimento e valori superiori a 102 cm nell'uomo e ad 88 cm nella donna sono associati ad un "rischio accentuato" | ||
C) | Si valuta con un comune nastro metrico, elastica, posizionato a livello della vita, secondo un piano orizzontale parallelo al pavimento e valori superiori a 102 cm nell'uomo e ad 88 cm nella donna sono associati ad un "rischio accentuato" | ||
D) | Si valuta con un comune nastro metrico, non elastico, posizionato a livello della vita, secondo un piano orizzontale parallelo al pavimento e valori superiori a 102 cm nell'uomo e ad 88 cm nella donna sono associati ad un "rischio moderato" |
9 | In condizioni di stress: | ||
A) | Il nostro organismo acquisisce una condizione fisiologica limite ponendosi ad una “usura intensa” con un aumento degli stati ossidativi e catabolici | ||
B) | Il nostro organismo acquisisce una condizione fisiologica limite ponendosi ad una “usura moderata” con un aumento degli stati ossidativi e catabolici | ||
C) | Il nostro organismo acquisisce una condizione fisiologica limite ponendosi ad una “usura moderata” con un aumento degli stati ossidativi e anabolici | ||
D) | Il nostro organismo acquisisce una condizione fisiologica limite ponendosi ad una “usura intensa” con un aumento degli stati ossidativi e anabolici |
10 | Nel MyBodyTest: | ||
A) | La resistenza è segno di una sofferenza cellulare e l’angolo di fase tendenzialmente basso (6,3°), suggerisce che è possibile che siano in corso processi catabolici che comportano un deperimento cellulare | ||
B) | La reattanza bassa (47,2 ohm) segno di una sofferenza cellulare e l’angolo di fase tendenzialmente basso (6,3°), suggeriscono che è possibile che siano in corso processi catabolici che comportano un deperimento cellulare | ||
C) | La reattanza bassa (47,2 ohm) segno di una sofferenza cellulare e l’angolo di fase tendenzialmente basso (6,3°), suggeriscono che è possibile che siano in corso processi anabolici che comportano un deperimento cellulare | ||
D) | La reattanza bassa (47,2 ohm) segno di una sofferenza cellulare e l’angolo di fase tendenzialmente basso (6,3°), suggeriscono che è possibile che siano in corso processi anabolici che comportano uno sviluppo cellulare | ||