TEST di autovalutazione

1 Secondo la disciplina tradizionale l'estimo è:
A) Quella disciplina finalizzata a fornire gli strumenti metodologici per la valutazione dei beni per i quali non esiste un univoco apprezzamento
B) Quella disciplina finalizzata a fornire i dati necessari al perito per la valutazione dei beni per i quali non esiste un univoco apprezzamento
C) Quella disciplina finalizzata a fornire i dati necessari al perito per la valutazione dei beni per i quali esiste sul mercato un univoco apprezzamento
D) Un metodo analitico di calcolo che deve utilizzare il perito nella scelta delgi elementi da porre in comparazione tra loro al fine di addivenire ad un unico valore di stima

 

2 Cosa si intende per valore oggettivo di un bene:
A) Quel valore che può essere commisurato in una contropartita di denaro ovvero di cose similari preventivamen te stimate da un perito su base comparativa a libero mercato enuto conto dell'utilità soggettiuva che arreca al consumatore che chiede la stima
B) Quel valore che si determina in relazione al rapporto diretto che ha un determinato consumatore e l'utilità che trae dal determinato bene
C) Il valore che ha oggettivamente un bene e non quello che soggettivamente un perito può attribuire basabdosi sulle sua esperienza professionale
D) Il valore che in un economia scambista viene misurato con la moneta e non il valore soggettivo, commisurato all'utilità diretta che il bene arreca al determinato consumatore

 

3 Secondo il principio della domanda e dell'offerta al variare in diminuizione del prezzo di un bene:
A) Aumenta il numero dei consumatori e la quantità in funzione inversa al variare del prezzo
B) Aumenta l'offerta di beni similari
C) Vengono scambiati più beni similari
D) Su un asse cartesiano la curva della variazione del prezzo dimostra che i prezzi possono scendere in un intervallo determinato entro il quale è possibile rilevare una altrettanto conseguente diminuizione della domanda

 

4 La nascita dell'estimo italiano dal 1700 è riferibile alla stima di beni:
A) A qualunque bene immobile sia stato oggetto di compravendita tra due o più parti
B) Soltanto ai beni mobili posti nelle città in cui i periti potevano eseguire delle valiyazioni in vbase alla rendita da locazioni offerta dal bene in esame
C) In ambito agricolo in base alle effettive necessità di acquisto di una parte in relazione alle esigenze del contraente a cui il perito era chiamato a dare un valore soggettivo
D) In ambito agricolo in cui i periti avevano il compito di dare un valore oggettivo di scambio basato essenzialmente sulla loro esperienza

 

5 Quale obiettivo perseguiva la proposta nazionale della scuola Piemontese:
A) Quello di distinguere il dato storico espresso dal prezzo, da quello espressione di una preposizione terorica del valore di stima
B) Quello di individuare un criterio di stima basato su standard internazionali condivisi e secondo regole uniformi precostituite
C) Quello di superare l'empirismo estimativo ed il localismo utilizzando leve come la razionalità, il bilancio, il calcolo
D) Unicamente quello di codificare tutti i metodi esistenti nella penisola con lo scopo di studiare la migliore metodologia da uniformare

 

6 Quale era il motto della scuola Razionalista e quale lo strumento:
A) Il motto era " un bene vale ciò che rende" e lo strumento la matematica finaziaria
B) Il motto era "un bene vale ciò che rende" e lo strumento era la comparazione con beni similari o rendite equivalenti
C) Il motto era " un bene vale ciò che rende" e lo strumento la comparazione dei redditi tra beni
D) Il motto era "un bene vale ciò che può rendere nella misura in cui è soggettivamente utile ad un dato consumatore" e lo strumento la matematica finanziaria

 

7 La stima è un:
A) Prezzo espresso da una persona esperta con lo scopo di soddisfare a esigenze di natura pratica per la possibile commercializzazione di un bene
B) Giudizio pronunciato da perito estimatore con lo scopo di individuare il valore maggiore di un determinbato bene
C) Giudizio di valore pronunciato a seguito di una comparazione analitica basata sul valore di mercato di beni similari da scambiare tra loro
D) Giudizio di valore pronunciato da una persona esperta con lo scopo di soddisfare a esigenze di natura pratica

 

8 I postulati estimativo si possono svilupare:
A) Nel postulato del valore, della previsione, dello scopo, dell'ordinarietà e della comparazione
B) Nel postulato del prezzo, della previsione, dello scopo, dell'ordinarietà e della comparazione
C) Nel postulato del prezzo, della previsione, della tipologia, dell'ordinarietà e della comparazione
D) Nel postulato del prezzo, della previsione, dello scopo, della straordinarietà e della comparazione

 

9 Distinzione tra prezzo e valore:
A) Il prezzo costituisce ciò che un consumatore è disposto a spendere, mentre il valore èciò che intrinsecamente vale il bene
B) Il prezzo costituisce una realtà storica, mentre il valore è la conclusione di una preposizione teorica espressa in cifre
C) Il prezzo costituisce il valore medio che sul libero mercato può essere stimato il bene, mentre il valore è quanto costa realizzare il bene
D) Il prezzo e il valore sono sinonimi e non hanno differenze salvo che il valore talvolta è inferiore al prezzo che un consumatore è disposto a pagare per un dato bene

 

10 Il nuovo estimo ambientale tratta:
A) Dei beni di interesse pubblico e ambientale
B) Dei beni esclusivi che abbiano un valore commerciale di libero scambio commisurato al valore ambientale posseduto
C) Al giudizio di valore per lo scambio di beni similari che non siano edificati
D) Alla stima dell'impatto ambientale che possono avere dei beni esclusivi di pertinenza a fabbricati esistenti a seguito di nuove costruzioni limitrofe