TEST di autovalutazione

1 Mayer ha proposto un modello secondo il quale:
A) Sono necessarie due tipologie di conoscenza, quella dichiarativa e quella procedurale
B) Il processo di soluzione è suddiviso in una fase di codifica (traduzione e integrazione) ed una fase di ricerca (pianificazione e calcolo)
C) Il processo di soluzione è suddiviso in una fase di codifica (pianificazione e calcolo) ed una fase di ricerca (traduzione e integrazione)
D) Nella fase di soluzione sono implicati due processi uno di rappresentazione e uno che coinvolge gli algoritmi del calcolo

 

2 Le abilità metacognitive sono suddivise in:
A) Consapevolezza e autoregolazione
B) Attenzione e controllo
C) Memoria e autoregolazione
D) Consapevolezza e attenzione

 

3 Gli abili solutori evidenziano capacità di controllo strategico attraverso processi di:
A) Previsione, pianificazione, monitoraggio
B) Previsione, pianificazione, monitoraggio, valutazione
C) Previsione, decisione, monitoraggio, valutazione
D) Previsione, pianificazione, attenzione

 

4 Secondo l’approccio neuropsicologico quale funzione cognitiva è coinvolta in tutte le fasi del processo risolutorio?:
A) Attenzione
B) Memoria a breve termine
C) Memoria di lavoro
D) Inibizione

 

5 Il modello unitario proposto da Lucangeli, Tressoldi, Cendron descrive ed integra:
A) Tre componenti implicati nella soluzione dei problemi
B) Quattro componenti implicati nella soluzione dei problemi
C) Cinque componenti implicati nella soluzione dei problemi
D) Sei componenti implicati nella soluzione dei problemi

 

6 La comprensione si riferisce a:
A) All’identificazione e integrazione delle informazioni verbali e aritmetiche che portano ad una rappresentazione cognitiva
B) Alla definizione del piano di soluzione del problema, ovvero la comprensione delle operazioni necessarie per la soluzione
C) Alla strutturazione delle relazioni logiche tra i dati e la domanda
D) All’identificazione della struttura verbale discorsiva del problema

 

7 La pianificazione si riferisce a:
A) L’elaborazione del piano di azione strutturato nella corretta sequenza del flusso e tradotto in operazioni di calcolo concrete
B) Scelta e monitoraggio delle strategie di soluzione
C) Riconoscimento di somiglianze e differenze negli schemi risolutori
D) All’integrazione delle diverse informazioni contenute nel problema e il metterle in relazione tra loro

 

8 Le credenze più comuni che sono di ostacolo nel processo di soluzione sono:
A) Quanti più lungo è il testo di un problema tanto è più difficile; il controllo non dipende dal tempo; i problemi si risolvono applicando le quattro operazioni; la scelta degli algoritmi di calcolo è determinata da parole chiave contenute all’interno del problema
B) I problemi si risolvono applicando esclusivamente le quattro operazioni; la scelta degli algoritmi di calcolo da utilizzare è determinata da parole chiave contenute all’interno del problema
C) Quanti più lungo è il testo di un problema tanto è più difficile; il controllo non dipende dal tempo; i problemi si risolvono applicando esclusivamente le quattro operazioni aritmetiche
D) Quanti più dati sono presenti in un problema tanto è più difficile; il controllo dipende dal tempo; i problemi si risolvono applicando le quattro operazioni; la scelta degli algoritmi di calcolo è determinata da parole chiave contenute all’interno del problema

 

9 È importante sottolineare che il programma “Risolvere i problemi in sei mosse” e il test SPM condividono:
A) Sono due strumenti cartacei che si riferiscono all’ambito della soluzione dei problemi
B) I medesimi obiettivi
C) Lo stesso modello teorico di riferimento
D) Gli stessi autori

 

10 Da quante parti è costituito il programma “Risolvere i problemi in sei mosse”:
A) Tre
B) Due
C) Quattro
D) Cinque