TEST di autovalutazione

1 La tutela obbligatoria si applica:
A) Ai soli datori di lavoro imprenditori che occupano alle loro dipendenze fino a 15 lavoratori
B) Ai datori di lavoro privati, imprenditori e non che occupino alle loro dipendenze fino a 15 lavoratori
C) Ai soli datori di lavoro imprenditori che occupino alle loro dipendenze fino a 5 lavoratori
D) Ai soli datori di lavoro imprenditori che occupino alle loro dipendenze fino a 60 lavoratori

 

2 Se trova applicazione la tutela obbligatoria, quando il giudice accerti con sentenza che non ricorrano gli estremi del licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo:
A) In nessun caso, il rapporto di lavoro si estingue
B) Il datore non può riassumere il lavoratore
C) Il datore di lavoro può scegliere se riassumere il lavoratore entro 3 giorni, oppure risarcire il lavoratore del danno patito, corrispondendo una indennità di importo compreso tra 2,5 e 6 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto
D) Il datore di lavoro può scegliere se riassumere il lavoratore entro 30 giorni, oppure risarcire il lavoratore del danno patito, corrispondendo una indennità di importo compreso tra 2,5 e 6 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto

 

3 Quando il giudice accerti con sentenza che non ricorrano gli estremi del licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo:
A) In nessun caso, il rapporto di lavoro si estingue
B) Il datore non può riassumere il lavoratore
C) Il datore di lavoro può scegliere se riassumere il lavoratore entro 3 giorni, oppure risarcire il lavoratore del danno patito, corrispondendo una indennità di importo compreso tra 2,5 e 6 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto
D) Il datore di lavoro può scegliere se riassumere il lavoratore entro 30 giorni, oppure risarcire il lavoratore del danno patito, corrispondendo una indennità di importo compreso tra 2,5 e 6 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto

 

4 Ai sensi dell’art. 9, d.lgs. n. 23/2015, in caso di licenziamento illegittimo:
A) Al lavoratore della piccola impresa spetta un indennizzo il cui ammontare è parametrato all’anzianità di servizio maturata dal dipendente al momento del licenziamento ed è pari al doppio di quello che il decreto riconosce al lavoratore di un’impresa di maggiori dimensioni, con un limite massimo pari a 24 mensilità
B) Al lavoratore della piccola impresa spetta un indennizzo il cui ammontare è parametrato all’anzianità di servizio maturata dal dipendente al momento del licenziamento ed è pari alla metà di quello che il decreto riconosce al lavoratore di un’impresa di maggiori dimensioni, con un limite massimo pari a 24 mensilità
C) Al lavoratore della piccola impresa spetta un indennizzo il cui ammontare è parametrato all’anzianità di servizio maturata dal dipendente al momento del licenziamento ed è pari alla metà di quello che il decreto riconosce al lavoratore di un’impresa di maggiori dimensioni, con un limite massimo pari a 12 mensilità
D) Al lavoratore della piccola impresa spetta un indennizzo il cui ammontare è parametrato all’anzianità di servizio maturata dal dipendente al momento del licenziamento ed è pari alla metà di quello che il decreto riconosce al lavoratore di un’impresa di maggiori dimensioni, con un limite massimo pari a 6 mensilità

 

5 La tutela reintegratoria "forte":
A) E' il rimedio che affianca alla reintegrazione del lavoratore nel proprio posto di lavoro il pagamento di un risarcimento pari a tutte le mensilità perdute dal momento del licenziamento fino a quello dell’effettiva reintegrazione
B) E' il rimedio che consiste nel solo risarcimento del danno
C) Attribuisce al lavoratore della piccola impresa un indennizzo il cui ammontare è parametrato all’anzianità di servizio maturata dal dipendente al momento del licenziamento ed è pari alla metà di quello che il decreto riconosce al lavoratore di un’impresa di maggiori dimensioni, con un limite massimo pari a 6 mensilità
D) Attribuisce al lavoratore della piccola impresa un indennizzo il cui ammontare è parametrato all’anzianità di servizio maturata dal dipendente al momento del licenziamento ed è pari alla metà di quello che il decreto riconosce al lavoratore di un’impresa di maggiori dimensioni, con un limite massimo pari a 12 mensilità

 

6 La tutela reintegratoria "forte":
A) E' un rimedio che esclude la reintegrazione
B) Si applica ai datori di lavoro privati, imprenditori e non, che occupino alle loro dipendenze fino a 15 lavoratori
C) E' il rimedio che affianca alla reintegrazione del lavoratore nel proprio posto di lavoro il pagamento di un risarcimento pari a tutte le mensilità perdute dal momento del licenziamento fino a quello dell’effettiva reintegrazione
D) Si applica ai soli datori di lavoro imprenditori che occupano alle loro dipendenze fino a 15 lavoratori

 

7 Nel campo di applicazione della tutela reale forte:
A) Il lavoratore ha diritto di richiedere, in alternativa alla reintegrazione, il pagamento di un’indennità sostitutiva pari a 15 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto, la cui richiesta non estingue il rapporto di lavoro
B) Il lavoratore ha diritto di richiedere, in alternativa alla reintegrazione, il pagamento di un’indennità sostitutiva pari a 15 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto, la cui richiesta estingue il rapporto di lavoro
C) Il lavoratore ha diritto di richiedere, in alternativa alla reintegrazione, il pagamento di un’indennità sostitutiva pari a 12 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto, la cui richiesta estingue il rapporto di lavoro
D) Il lavoratore ha diritto di richiedere, in alternativa alla reintegrazione, il pagamento di un’indennità sostitutiva pari a 12 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto, la cui richiesta non estingue il rapporto di lavoro

 

8 Per tutela reintegratoria "attenuata" si intende:
A) II rimedio sanzionatorio per cui, in conseguenza dell’illegittimità del licenziamento, il lavoratore illegittimamente licenziato ha diritto ad essere reintegrato nel proprio posto di lavoro e di percepire un’indennità risarcitoria commisurata all’ultima retribuzione globale di fatto, nella misura massima di 24 mensilità, dedotto il solo aliunde perceptum
B) II rimedio sanzionatorio per cui, in conseguenza dell’illegittimità del licenziamento, il lavoratore illegittimamente licenziato ha diritto ad essere reintegrato nel proprio posto di lavoro e di percepire un’indennità risarcitoria commisurata all’ultima retribuzione globale di fatto, nella misura massima di 12 mensilità, dedotto il solo aliunde perceptum
C) II rimedio sanzionatorio per cui, in conseguenza dell’illegittimità del licenziamento, il lavoratore illegittimamente licenziato ha diritto ad essere reintegrato nel proprio posto di lavoro e di percepire un’indennità risarcitoria commisurata all’ultima retribuzione globale di fatto, nella misura massima di 12 mensilità, dedotto non soltanto l’aliunde perceptum, ma anche l’aliunde percipiendum
D) II rimedio sanzionatorio per cui, in conseguenza dell’illegittimità del licenziamento, il lavoratore illegittimamente licenziato ha diritto ad essere reintegrato nel proprio posto di lavoro e di percepire un’indennità risarcitoria commisurata all’ultima retribuzione globale di fatto, nella misura massima di 24 mensilità, dedotto non soltanto l’aliunde perceptum, ma anche l’aliunde percipiendum

 

9 Per tutela reintegratoria "attenuata" si intende:
A) II rimedio sanzionatorio per cui, in conseguenza dell’illegittimità del licenziamento, il lavoratore illegittimamente licenziato ha diritto ad essere reintegrato nel proprio posto di lavoro e di percepire un’indennità risarcitoria commisurata all’ultima retribuzione globale di fatto
B) II rimedio sanzionatorio per cui, in conseguenza dell’illegittimità del licenziamento, il lavoratore illegittimamente licenziato ha diritto solamente ad un'indennità risarcitoria
C) II rimedio sanzionatorio per cui, in conseguenza dell’illegittimità del licenziamento, il lavoratore illegittimamente licenziato ha diritto di percepire un’indennità risarcitoria commisurata all’ultima retribuzione globale di fatto, nella misura massima di 24 mensilità, dedotto non soltanto l’aliunde perceptum, ma anche l’aliunde percipiendum
D) II rimedio sanzionatorio per cui, in conseguenza dell’illegittimità del licenziamento, il lavoratore illegittimamente licenziato ha diritto di percepire un’indennità risarcitoria commisurata all’ultima retribuzione globale di fatto, nella misura massima di 15 mensilità, dedotto non soltanto l’aliunde perceptum, ma anche l’aliunde percipiendum

 

10 La tutela reale "attenuata":
A) E' iI rimedio sanzionatorio per cui, in conseguenza dell’illegittimità del licenziamento, il lavoratore illegittimamente licenziato ha diritto solamente ad un'indennità risarcitoria
B) Può trovare applicazione nel caso del licenziamento per ragioni conomiche, laddove il giudice accerti la manifesta in sussistenza del fatto posto a base del licenziamento per giustificato motivo oggettivo
C) E' iI rimedio sanzionatorio per cui, in conseguenza dell’illegittimità del licenziamento, il lavoratore illegittimamente licenziato ha diritto di percepire un’indennità risarcitoria commisurata all’ultima retribuzione globale di fatto, nella misura massima di 24 mensilità, dedotto soltanto l’aliunde perceptum
D) E' il rimedio sanzionatorio per cui, in conseguenza dell’illegittimità del licenziamento, il lavoratore illegittimamente licenziato ha diritto di percepire un’indennità risarcitoria commisurata all’ultima retribuzione globale di fatto, nella misura massima di 24 mensilità, dedotto non soltanto l’aliunde percipiendum