Paolo Maci
Il mondo della scuola dal secondo dopoguerra agli anni ‘90
La lezione si occupa delle riforme intervenute nel mondo della scuola a partire dalla fine della seconda guerra mondiale. Nel 1950 nascono gli istituti professionali di Stato: nel 1955 vengono varati i Programmi della scuola elementare che riprendono, sostanzialmente, un’impostazione già data nel 1945. Negli anni ’60 nasce la scuola media unica e la scuola materna statale, che interessa i bambini da tre a sei anni, è facoltativa e gratuita. Viene riformata l’Istruzione professionale, con la possibilità che tutti gli istituti professionali di Stato abbiano durata di cinque anni ma con la possibilità di concludere il percorso al terzo anno per immettersi nel mondo del lavoro; viene modificato l’esame di Stato che prevede lo svolgimento di sole due prove scritte e due orali, davanti ad una commissione esterna; si liberalizza l’accesso alle Facoltà universitarie. Negli anni ’70 viene introdotto il tempo pieno nella scuola elementare. Negli anni successivi si assiste ad un vasto dibattito sull’esigenza della scuola di adeguarsi ai cambiamenti della società e del mercato del lavoro, con la rivalutazione della formazione professionale e della formazione continua. Si dibatte con maggiore vigore del tema della parità scolastica tra pubblico e privato. Viene approvata la “Carta dei Servizi della scuola”, documento che si pone come strumento principe della comunicazione servizio-utenza per l’illustrazione delle caratteristiche delle prestazioni offerte e che dà quindi riconoscibilità alla qualità del servizio stesso ed introdotto l’obbligo del PEI (Progetto Educativo d’Istituto).