TEST di autovalutazione

1 Il Dlvo 81/08 prevede l'implementazione o l'adozione di un modello organizzativo collegato al Dlvo 231/2001:
A) Nel decreto Legsilativo 81/08 si evidenzia l'importanza dell'organizzazione aziendale nelle azioni di protezione e prevenzione per la tutela dalla salute e la sicurezza dei lavoratori sul lugo di lavoro. In particolare con l'art 30 si introduce il modello organizzativo e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni
B) Il Dlvo 81/08 e smi costiuisce il TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Pertanto non è riconducibile ai reati di natura ammnistrativa o finanziaria introdotti dal Dlvo 231/01
C) Il Dlvo 81/08 e smi interessa i reati in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il Dlvo 231/01 non è pertanto obbligatorio. Per una buona organizzazione basta avere un buon sistema di controllo e di procedure operative
D) Il Dlvo 231/01 trova applicazione solo nell'ambito del settore pubblico per i reati collegati agli appalti, alle frodi, o di natura finanziaria o fiscale. Pertanto non si ritiene collegabile questo decreto alla normativa prevenzionistica per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e lavoratrici sul luogo di lavoro

 

2 Il Testo Unico sulla Sicurezza, il D.Lgs.81/2008 ha esteso la responsabilità amministrativa dell’azienda per il reato di:
A) False comunicazioni sociali in danno dei soci o dei creditori. Truffai ai fornitori o richiesta di denaro alle ditte manutentrici esterne per proprio interesse
B) Frode , sottrazione di brevetti o prodotti aziendali, di danno all'immagine, danni alle attrezzature e ai luoghi di lavoro, emissioni di documenti falsificati
C) Indebita percezione di erogazioni, truffa in danno dello Stato o per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Inquinamento ambientale e sversamento in falda
D) Omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro

 

3 Ai sensi del D.Lgs. 231/2001, l'Ente non risponde se prova che:
A) Si tratta di un fatto accidentale non voluto, involontario dei lavoratori. L'evento è accaduto sebbene i laviratori abbiano ricevuto una deguata formazione ed informazione come previsto dalla legislazione vigente e che nulla avrebbe potuto l'adozione di un modello organizzativo secondo il dlvo 231/01
B) L'organo dirigente ha adottato ed efficacemente attuato, un modello di organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi
C) Vi é stata omessa o insufficiente vigilanza da parte dell'organismo a ciò deputato, per negligenza e mancata applicazione delle disposizioni e procedure previste dal modello organizzativo interno
D) Le persone hanno commesso il reato eludendo fraudolentemente le protezione delle maccchine , venendo meno all'applicazione del modello di organizzazione e di gestione aziendale

 

4 Il modello organizzativo ex D.Lgs.231/2001 deve prevedere:
A) La consegna, la registrazione e verifica dell’adozione dei dispositivi di protezione , nonché una adeguata formazione circa i rischi da cui proteggono i lavoratori ai fini degli interventi di prevenzioneindividuale
B) L'elaborazione dei Duvri con l’indicazione dei costi relativi alla sicurezza e le eventuali misure integrative, per un coordinamneto tra le imprese in applicazione dell'art 26 del Dlvo 81/08
C) La previsione di un sistema disciplinare da adottare in caso di mancato rispetto delle misure indicate nel Modello “ex 231” è regolata dal combinato disposto degli artt. 6 comma 2, lett. e) e 7, comma 4, lett. b) ed è considerata un elemento indispensabile del Modello stesso, nonché condizione per garantire la sua attuazione
D) Risorse umane con capacità operative , con competenze manageriali nonché ampie risorse finanziarie , presenza di personale tecnicamente competente e professionaleaziendali

 

5 Quali sono i vantaggi dell'adozione ed una efficace attuazione di un modello organizzaztivo per una PMI:
A) Attuazione di un sistema aziendale idoneo a prevenire i reati previsti dall’art. 25 septies del D.Lgs n°231/2001. Vantaggi Diretti di non essere sottoposto a sanzioni di natura pecuniaria ed interdittiva. Maggiore condivisione con tutte le figure aziendali . Maggiore facilità di accesso a bandi di gara
B) Migliore successo nell'ambito dei processi produttivi, di fatturato. Risparmio nei tempi morti, eliminaizone delle inefficienze , maggior controllo sulla qualità del prodotto e del servizio
C) Gestione delle conflittualità aziendali, gestione dei controlli sui processi produttivi e sui tempi e metodi di lavoro, ai fini di un efficientamento produttivo
D) Evitare infortuni sul lugo di lavoro ed effetti sull'inquinamento ambientale, evitare sopprusi ed azioni dolose da parte delle ditte esterne coinvolte nelle forniture, commercalizzazioni e manutenzioni in attuazione dell'art 30 del Dlvo 81/08 e del'art 28 del medesiomo decreto

 

6 Nelle imprese di piccole dimensioni icompiti dell’Organismo di Vigilanza possono essere assolti dall’organo dirigente:
A) VERO ma solo in presenza di un professionista epserto e abilitato dagli organi ispettivi territorialmente competenti
B) Si conla collaborazioen attiva dell'RSPP, purchè l'organo dirigente sia esperto in modelli organizzativi
C) FALSE
D) TRUE

 

7 Quali sono i compiti dell'Organismo di Vigilanza:
A) Vigila e controlla l'efficacia e l’effettività del'applicazione delle procedure preventive e protettive in relazione alla normativa di riferimento. Cura l'aggiornamento del DVR e dei protocolli previsti dal Modello Organizzativo. Suggerisce iniziative di formaizone e informazione rivolte alla riduzione del rischio infortunistico
B) Coordina le imprese, vigila sull'attività delle varie figure aziendali di responsabilità come RSPP , DL Dirigenti, Preposti. Controlla l'operato dei lavoratori all'interno dell'azienda suggerendo adeguamenti organizzativi ai fini di una migliore organizzazione interna. Supporta l'azienda in caso di controlli degli organi ispettivi e fa ricorsi in caso di sanzioni
C) Garantisce un miglioramento della sicurezza sul lavoro ai fini dell'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dei lavoratori. Garantisce e controlla l'applicazione e attuazione di un sistemza disciplinare e sanzionatorio come previsto dal MOG 231. Controlla e vigila sull'attività delle figure preposte all'applicazione del Modello Organizzativo
D) Vigila e controlla l'efficacia e l’effettività del modello .Presenta proposte di adeguamento del modello agli organi/funzioni aziendali ai fini di una reale capacità di prevenire, i comportamenti non voluti. Cura l’aggiornamento del modello, in caso si riscontrino esigenze di adeguamento dello stesso a seguito di mutamenti nella struttura aziendale o nella normativa di riferimento

 

8 A quali sanzioni può essere soggetto l'Ente o Azienda:
A) Civili e pecuniarie personali
B) Sanzioni interdittive e pecuniarie
C) Solamente sanzioni interdittive
D) Solamente sanzioni pecuniarie

 

9 La semplice realizzazione documentale di un modello organizzativo ex D.Lgs. 231/2001 consente di beneficiare dei presupposti di esonero da responsabilità:
A) No il modello deve essere dimensionato in relaizone all'organizzazione aziendale , integrandolo con le procedure di sicurezza internbe all'azienda
B) In particolare, tale modello organizzativo deve essere adottato ed efficacemente attuato, assicurando un sistema aziendale per l’adempimento di tutti gli obblighi giuridici previsti dal Dlvo 231/01 per prevenire ed evitare i reati
C) No, il modello deve anche essere efficacemente attuato ed idoneo dal punto di vista organizzativo e funzionale
D) Quando il modello è conformato e strutturato in maniera tale da renderne assai difficile l'elusione ai fini della prevenzione dai reati

 

10 Il modello organizzativo secondo il D.Lgs. 231 /01 deve essere aggiornato o revisionato quando :
A) Si, annualmente coerentemente con il coivolgimento dell'RLS, del Medico, del RSPP, ASPP, Preposti e Dirigenti
B) No , sempre che l'RSPP non lo ritenga opportuno sentito l'RLS e il Datore di Lavoro
C) Gli interventi di adeguamento e/o aggiornamento del Modello Organizzativo sono realizzati essenzialmente in occasione di: 1.evoluzioni normative 2.Violazioni del Modello Organizzativo , presenza di reati, o esiti negativi di verifiche sull’efficacia del medesimo 3.Modifiche della struttura organizzativa della società, o delle varie figure di responsabilità aziendali o per modifica dei processi aziendali
D) Si è sempre in evoluzione a seguito della riunione Art 35 prevista dal Dlvo 18/08, in cui si individuano le linee di eindirizzo operativo, di controllo, e la nuova organizzazione funzionale agli obiettivi prevenzionistici